Tac ai denti «vietata» nella Marsica

2 Giugno 2012

Petizione dei consumatori: troppe spese, anche i referti si ritirano a Sulmona

AVEZZANO. Niente Tac ai denti negli ospedali della Marsica. Così i pazienti sono costretti a recarsi all'Aquila o Sulmona per sottoporsi all'esame, con costi aggiuntivi non indifferenti. Augusto Di Bastiano, responsabile del Centro giuridico del consumatore, avvia una petizione per chiedere la convenzione con le cliniche private e il ritiro dei referti negli sportelli Asl e dai medici di famiglia.

Anche un semplice esame all'arcata dentale superiore o inferiore può diventare un'odissea in un periodo di tagli nel mondo della sanità abruzzese e di carenza di servizi.

È questo il caso di un paziente marsicano che, dovendo eseguire l'esame Denta-scan della mascella superiore e inferiore, si è recato alla Asl di via Monte Velino ad Avezzano, con la ricetta del medico dentista, certo di risolvere il tutto in poco tempo e avere, nel giro di qualche giorno, i risultati in mano.

Le cose però non sono andate così. La prima sorpresa l'ha avuta una volta arrivato allo sportello del Cup. L'addetto al servizio, infatti, gli ha spiegato che ad Avezzano non c'era la possibilità di sottoporsi a questa particolare Tac, dedicata alle strutture maxillo facciali, perché non ci sono i macchinari.

Dovendo scegliere tra le strutture pubbliche della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila attrezzate per il Denta-scan il paziente ha optato per Sulmona, certo di poter poi ritirare i referti ad Avezzano. Subito dopo essersi sottoposto al test, a distanza di qualche giorno dalla prenotazione, contrariamente a quanto normalmente avviene a causa delle lunghe liste d'attesa, il paziente ha avuto la seconda sorpresa: per il ritiro dei referti è dovuto tornare nuovamente a Sulmona.

A conti fatti, quindi, ai 46 euro del ticket sono stati aggiunti i soldi per la benzina e per il biglietto autostradale che hanno fatto lievitare nettamente il costo del Denta-scan.

«Alla luce di quanto emerso da questa vicenda», ha spiegato Augusto Di Bastiano, responsabile del Centro giuridico del consumatore della Marsica, «abbiamo avviato una petizione con il coinvolgimento di tutte le associazioni per fare in modo che le strutture ospedaliere marsicane dotate dei macchinari per effettuare la tac possano essere convenzionate con la sanità pubblica. Non ci si può recare a Sulmona per un esame in un ospedale pubblico e spendere di più del ticket della struttura privata».

Il responsabile del Centro giuridico del consumatore, inoltre, è pronto a chiedere «che il ritiro dei referti della Tac, e anche di altri esami ospedalieri, possa avvenire in tutti gli uffici della Asl, dal proprio medico di famiglia, o ancora meglio inviati via mail, su indirizzo di posta elettronica certificata. In questo modo» ha concluso Di Bastiano «si potrà andare incontro al cittadino e migliorare il servizio».

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