il fatto
Tagliacozzo, lite violenta tra vicini per l'acqua, due donne ferite
Sbattuta contro il muro e presa a schiaffi: degenera l’ennesima protesta legata alla distribuzione dell’acqua. La Procura avvia l’inchiesta
TAGLIACOZZO. Picchia la vicina di casa e l’amica che l’aveva accompagnata. Il tutto con la complicità della moglie. Nei guai per continue angherie e violenze nei confronti della confinante è finito un 49enne residente a Tagliacozzo. Ora la donna teme per la sua incolumità. Fino a oggi non sono stati adottati provvedimenti perché le indagini sono ancora in corso.
Alla base delle continue aggressioni, secondo l’accusa dell’inquilina vessata, ci sarebbero banali questioni di vicinato e presunte antipatie. A far scattare la violenza, sempre secondo il racconto della donna, la mancanza di acqua dalla rete dovuta all’interruzione del flusso idrico da parte del Consorzio acquedottistico marsicano. Secondo l’uomo e secondo sua moglie, però, l’acqua sarebbe stata chiusa dalla vicina. Lei, rientrata in casa e accompagnata da un’amica, sarebbe infatti andata nel locale serbatoio, che è in comune, constatando l’assenza di acqua.
A quel punto sarebbero arrivati i coniugi iniziando ad accusarla di aver chiuso l’acqua di proposito. Sarebbe quindi stata aggredita, presa per il collo e sbattuta contro il muro per essere colpita con schiaffi e pugni al viso. Nel tentativo di fuggire lungo l’angusto corridoio l’inquilina si è procurate altre ferite. A sbarrarle la via di fuga sarebbe stata la moglie dell’uomo, consentendo quindi al marito di infierire ulteriormente con altri colpi ben assestati. Una volta fuggita, è stata però raggiunta all’esterno e presa nuovamente a calci. In quel momento è passata una residente della zona che per essersi accorta di quanto stava accadendo, è stata invitata con veemenza dal 49enne ad andare via, e quindi costretta ad allontanarsi anche perché con sé aveva una bambina. Così sarebbe ricominciata l’aggressione a suon di calci, fino a quando lei non si è barricata in casa chiedendo l’intervento dei carabinieri. Picchiata anche l’amica della residente che, mentre faceva manovra sarebbe stata colpita più volte dall’uomo attraverso il finestrino dell’auto abbassato, riportando delle lesioni al volto e una ferita al labbro.
Giunte in ospedale, quest’ultima è stata dimessa dopo le cure in pronto soccorso, mentre per la vicina di casa è stato necessario il ricovero. L’episodio sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie che ha portato a numerose denunce di violenze a carabinieri e polizia presentate nel giro di pochi mesi e per questo ora si teme che la situazione possa degenerare ulteriormente.
La parte offesa è difesa dall’avvocato Felice Iannini, mentre l’accusato dal legale Pasquale Motta. L’inchiesta è coordinata dal pm Vincenzo Barbieri. (p.g.)
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