Tarsu, cartelle 2009-2010 sì alla riduzione del 60%

L’assessore De Santis: l’abbattimento verrà applicato a circa 17mila persone previsti rimborsi per chi ha pagato senza sconti. Bollette decurtate in arrivo

L’AQUILA. Possono tirare un sospiro di sollievo gli aquilani che non hanno beneficiato dell’abbattimento del 60% dei costi relativi alla tassa sui rifiuti (Tarsu) per il periodo dal 6 aprile 2009 al 30 giugno 2010. Lo «sconto», infatti, ci sarà per tutti e chi ha già pagato avrà indietro il dovuto. Ad annunciarlo è stato ieri l’assessore al Bilancio Lelio De Santis. Con in mano il parere positivo della direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze, in conferenza stampa, ha assicurato: «Sulla base di un parere del Mef abbiamo assunto una delibera di giunta che prevede la riduzione per tutti». La decisione riguarda circa 17mila persone (oltre a professionisti e imprese con fatturato al di sotto di 200mila euro) che una volta rientrate nella propria abitazione dopo il terremoto non avevano perfezionato la registrazione al ruolo comunale e si erano visti recapitare cartelle con un importo pari al 100%, mentre per tutti gli altri concittadini era stata applicata una riduzione del 60%. «Una discriminazione causata da un’interpretazione rigida di un parere del Mef», ha spiegato De Santis, che ha anche parlato di «corresponsabilità del Comune che, in qualche maniera, ha tratto in inganno i cittadini inviando cartelle sbagliate». Lo stesso assessore, infatti, aveva invitato nei mesi scorsi chi non aveva ottenuto la riduzione ad astenersi dal pagare le somme. «È stata la posizione più corretta», ha continuato De Santis. «Infatti, dopo aver chiesto un nuovo parere al direttore generale del dipartimento del federalismo fiscale del Mef, Paolo Puglisi, e chiarendo meglio la situazione, abbiamo ottenuto l’abbattimento per tutti». Parere suffragato anche da un altro della Corte dei Conti del Molise del 9 aprile 2010 che, per una situazione analoga, ha sostenuto la stessa tesi. Il documento del Mef, infatti, parla di «applicazione della norma correlata al periodo di sospensione e non allo strumento di riscossione, sia che si chiami ruolo o lista di carico». Le nuove cartelle che verranno inviate a scaglioni avranno l’importo corretto del 40% del totale dovuto e potranno essere pagate in 72 rate, non inferiori a 12 euro. Per chi ha già pagato la somma al 100%, invece, «entro la prossima settimana sarà pronta una delibera specifica per il rimborso». Secondo l’assessore «l’abbattimento peserà sulle casse del Comune per la cifra di un milione e 755mila euro di mancati introiti, oltre ai rimborsi, quasi mille casi, che costeranno circa 300-400mila euro».

Michela Corridore

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