Tasse, Cialente incalza il governo Letta

Il sindaco all’attacco: «Nei confronti dell’Europa c’è una passività imbarazzante, ma la partita in gioco è per noi vitale»

L’AQUILA. «Il governo, nei confronti dell’Europa, ha una passività imbarazzante. Un atteggiamento di sottomissione inaccettabile, di fronte a una tragedia come il terremoto che ha distrutto la nostra città».

Il sindaco Massimo Cialente è furioso. Mentre in aula, al Senato, va avanti la discussione sulla legge comunitaria che, all’articolo 35, prevede la restituzione totale da parte delle imprese di tasse e contributi sospesi dopo il sisma, il sindaco contatta i dirigenti dei ministeri competenti.

«Andrò di nuovo a Bruxelles a trattare con l’Unione europea la “questione L’Aquila”, dice. «In ballo c’è una partita troppo importante: la deroga al patto di stabilità e la restituzione delle tasse. La tragedia che ha colpito il nostro territorio va rappresentata quale realmente è: un disastro naturale ed economico, che necessita di un sostegno da parte dell'Ue».

Cialente ricorda che «con il governo Monti era stato raggiunto un accordo che prevedeva un'azione di pressing nei confronti dell’Europa, per strappare quante più concessioni possibili, in particolare sulla restituzione dei versamenti sospesi in seguito al terremoto. A sorpresa, il governo Letta ha cambiato le carte in tavola inserendo, nella legge comunitaria, un emendamento che ricalca quello duramente contestato dalla politica e dal mondo imprenditoriale aquilano a fine 2012. La richiesta di restituire in toto le somme non versate è iniqua. Dopo il sisma, mentre le nostre aziende sono state costrette a bloccare la produzione per mesi, le altre società in Europa continuavano a lavorare a pieno ritmo. Nessuno si è preoccupato», incalza il sindaco, «dell’enorme sforzo economico, strutturale e organizzativo compiuto dal tessuto imprenditoriale locale per tentare di risollevare la testa». Cialente pone al governo una richiesta precisa: contrattare con l'Europa una deroga al patto di stabilità per L’Aquila e l’annullamento della restituzione delle tasse e dei contributi. «Priorità assolute», afferma il sindaco, «che non riguardano solo i 7mila contribuenti, ma l'intera città».

Intanto, si lavora a un emendamento, bocciato in commissione Bilancio, migliorativo del testo della legge, che potrebbe dilatare tempi e modalità d pagamento e ampliare il margine del danno subito dalle imprese.

Sulla ricostruzione della città si registra l'intervento del direttore della Cna Agostino Del Re che invita «a portare avanti congiuntamente il percorso sisma Abruzzo-Emilia, che il governo non deve considerare in maniera disgiunta, e a vedere la ricostruzione non solo come un processo materiale, ma un volàno economico per rivitalizzare l’economia locale e le piccole e medie imprese».

Monica Pelliccione

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