Trasacco: la bimba e il dono d’amore alla madre malata
Babbo Natale si commuove in piazza: «Mi ha dato la letterina chiedendo di guarirla dal cancro»
TRASACCO. «Babbo Natale fai guarire mia madre dal cancro». Niente giochi, niente bambole, ma solo una richiesta arrivata dal cuore e affidata da una bimba di 7 anni a una Luana Di Berardino nelle insolite vesti di Babbo Natale. Di Berardino, con il suo pony Pegaso, è arrivata in piazza Matteotti a Trasacco e ha iniziato a raccogliere le letterine dei bambini.
«L’amministrazione comunale mi ha incaricato di vestirmi da Babbo Natale e di portare in piazza Matteotti il mio pony», ha raccontato la Di Berardino, già impegnata in altre iniziative con i più piccoli, «ho realizzato una cassetta della posta, mi sono travestita e sono andata in piazza Matteotti per incontrare i piccoli. La loro gioia, vedendo il pony, è stata tantissima e per tutto il pomeriggio ho ricevuto le letterine e fatto fare delle piccole passeggiate con Pegaso ai i bambini presenti».
Le letterine venivano prese da Babbo Natale e imbucate nella simbolica cassetta rossa. Foto ricordo, tante risate. «Quando la situazione si era calmata ho preso il pony e ho iniziato a fare il giro della piazza soffermandomi soprattutto nelle zone dove vedevo qualche bambino», ha aggiunto la donna, «improvvisamente ho visto spuntare una bambina che di corsa, da una stradina, mi veniva incontro e gridava: Babbo Natale, Babbo Natale ti stavo aspettando. Mi ha detto che la zia l’aveva informata dell’iniziativa. Così l’ho invitata a fare un giro con il pony, come avevo fatto con tutti gli altri, ma lei mi ha detto che non voleva farlo, ma semplicemente voleva chiedermi un regalo. Allora le ho chiesto di darmi la letterina che avrei provveduto a spedire nella cassetta, insieme a quelle di tutti gli altri bambini. Ma in quel momento mi ha stupito. Ha scosso la testa e mi ha riferito di non volere giocattoli e prendendomi la mano ha esclamato: voglio trascorrere il Natale con la mia famiglia e voglio che mia mamma guarisca dal cancro». Sono scoppiata a piangere e lei, preoccupata, mi ha chiesto più volte se potevo o meno realizzare il suo sogno. Con molta difficoltà mi sono ripresa e le ho confermato di stare tranquilla che lo avrei fatto. E così è andata via saltellando e ha lasciato me in lacrime. È stata un’esperienza che non dimenticherò mai e che ha cambiato il mio Natale». (e.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«L’amministrazione comunale mi ha incaricato di vestirmi da Babbo Natale e di portare in piazza Matteotti il mio pony», ha raccontato la Di Berardino, già impegnata in altre iniziative con i più piccoli, «ho realizzato una cassetta della posta, mi sono travestita e sono andata in piazza Matteotti per incontrare i piccoli. La loro gioia, vedendo il pony, è stata tantissima e per tutto il pomeriggio ho ricevuto le letterine e fatto fare delle piccole passeggiate con Pegaso ai i bambini presenti».
Le letterine venivano prese da Babbo Natale e imbucate nella simbolica cassetta rossa. Foto ricordo, tante risate. «Quando la situazione si era calmata ho preso il pony e ho iniziato a fare il giro della piazza soffermandomi soprattutto nelle zone dove vedevo qualche bambino», ha aggiunto la donna, «improvvisamente ho visto spuntare una bambina che di corsa, da una stradina, mi veniva incontro e gridava: Babbo Natale, Babbo Natale ti stavo aspettando. Mi ha detto che la zia l’aveva informata dell’iniziativa. Così l’ho invitata a fare un giro con il pony, come avevo fatto con tutti gli altri, ma lei mi ha detto che non voleva farlo, ma semplicemente voleva chiedermi un regalo. Allora le ho chiesto di darmi la letterina che avrei provveduto a spedire nella cassetta, insieme a quelle di tutti gli altri bambini. Ma in quel momento mi ha stupito. Ha scosso la testa e mi ha riferito di non volere giocattoli e prendendomi la mano ha esclamato: voglio trascorrere il Natale con la mia famiglia e voglio che mia mamma guarisca dal cancro». Sono scoppiata a piangere e lei, preoccupata, mi ha chiesto più volte se potevo o meno realizzare il suo sogno. Con molta difficoltà mi sono ripresa e le ho confermato di stare tranquilla che lo avrei fatto. E così è andata via saltellando e ha lasciato me in lacrime. È stata un’esperienza che non dimenticherò mai e che ha cambiato il mio Natale». (e.b.)
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