Tunnel delle Rocche, stop ai lavori
La prefettura di Roma revoca il certificato antimafia all’impresa
L’AQUILA. La ditta che sta realizzando il tunnel delle Rocche è incappata un mese fa in un controllo della prefettura che ha avuto come conseguenza il ritiro del certificato antimafia venendo meno, così, la possibilità di proseguire l’opera.
I controlli sono stati avviati diverso tempo fa e, secondo le risultanze degli esiti fatti a Roma, dove la società appaltarice dei lavori, la Safab, ha sede, è scaturito che nel sodalizio ci sono due soci di Gela in odore di mafia.
In sostanza dopo i controlli effettuati dalla Prefettura aquilana gli atti sono passati ai colleghi della Prefettura di Roma incaricata degli adempimenti amministrativi per motivi di competenza territoriale. Ne è conseguita una decisione molto drastica con il ritiro del certificato e dunque il venir meno della possibilità di portare avanti i lavori.
Gli atti sono stati inviati anche alla procura della Repubblica dell’Aquila per verificare se esistono rilievi di natura penale.
La prefettura, infine, ha comunicato all’Anas, l’ente appaltante per lavori di circa 18 milioni, la decisione amministrativa sulla base della quale può provvedere al blocco e alla revoca dell’appalto.
Sempre per quanto riguarda le conseguenze di quel provvedimento va detto che da fonti prefettizie aquilane si apprende informalmente che la ditta in questione non fa parte di quelle impegnate nel cosiddetto Progetto case.
L’opera è stata avviata circa 9 mesi fa ed è a buon punto: di questo passo i lavori si sarebbero potuti concludere nel giro di poco più di un anno.
Il progetto, una galleria lunga un chilometro, è certamente molto ambizioso infatti collegherà la piana di Campo Felice con l’altipiano delle Rocche.
L’opera è tenuta in gran conto dei sindaci interessati in quanto rappresenta una svolta epocale per il turismo locale e lo sport sulla neve. Per intenderne l’importanza di un tale collegamento baste riflettere che oggi chi da Rocca di Mezzo vuole andare a Campo Felice deve scendere all’Aquila e risalire impiegando, nella migliore delle ipotesi, un’ora. Ma con la galleria e il nuovo percorso si impiegheranno solo pochi minuti. Ovviamente non sarà solo l’area delle Rocche a giovarsene. Infatti sempre grazie a questa opera Roma sarà a circa un’ora di viaggio dalle Rocche. Sarà anche possibile arrivare prima alla Valle subequana che rappresenta un punto di attrazione notevole per chi visita l’Abruzzo interno.
L’opera, comunque, ha avuto uno sponsor molto importante nel sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta. Il progetto ha avuto un iter travagliato per i ricorsi degli ambientalisti.
Infatti gli appartenenti al Wwf, per primi, insorsero contro la realizzazione della galleria di Serralunga ma poi quelle iniziative, supportate anche da altri gruppi, non hanno fruttato quanto sperato da chi le sosteneva.
I controlli sono stati avviati diverso tempo fa e, secondo le risultanze degli esiti fatti a Roma, dove la società appaltarice dei lavori, la Safab, ha sede, è scaturito che nel sodalizio ci sono due soci di Gela in odore di mafia.
In sostanza dopo i controlli effettuati dalla Prefettura aquilana gli atti sono passati ai colleghi della Prefettura di Roma incaricata degli adempimenti amministrativi per motivi di competenza territoriale. Ne è conseguita una decisione molto drastica con il ritiro del certificato e dunque il venir meno della possibilità di portare avanti i lavori.
Gli atti sono stati inviati anche alla procura della Repubblica dell’Aquila per verificare se esistono rilievi di natura penale.
La prefettura, infine, ha comunicato all’Anas, l’ente appaltante per lavori di circa 18 milioni, la decisione amministrativa sulla base della quale può provvedere al blocco e alla revoca dell’appalto.
Sempre per quanto riguarda le conseguenze di quel provvedimento va detto che da fonti prefettizie aquilane si apprende informalmente che la ditta in questione non fa parte di quelle impegnate nel cosiddetto Progetto case.
L’opera è stata avviata circa 9 mesi fa ed è a buon punto: di questo passo i lavori si sarebbero potuti concludere nel giro di poco più di un anno.
Il progetto, una galleria lunga un chilometro, è certamente molto ambizioso infatti collegherà la piana di Campo Felice con l’altipiano delle Rocche.
L’opera è tenuta in gran conto dei sindaci interessati in quanto rappresenta una svolta epocale per il turismo locale e lo sport sulla neve. Per intenderne l’importanza di un tale collegamento baste riflettere che oggi chi da Rocca di Mezzo vuole andare a Campo Felice deve scendere all’Aquila e risalire impiegando, nella migliore delle ipotesi, un’ora. Ma con la galleria e il nuovo percorso si impiegheranno solo pochi minuti. Ovviamente non sarà solo l’area delle Rocche a giovarsene. Infatti sempre grazie a questa opera Roma sarà a circa un’ora di viaggio dalle Rocche. Sarà anche possibile arrivare prima alla Valle subequana che rappresenta un punto di attrazione notevole per chi visita l’Abruzzo interno.
L’opera, comunque, ha avuto uno sponsor molto importante nel sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta. Il progetto ha avuto un iter travagliato per i ricorsi degli ambientalisti.
Infatti gli appartenenti al Wwf, per primi, insorsero contro la realizzazione della galleria di Serralunga ma poi quelle iniziative, supportate anche da altri gruppi, non hanno fruttato quanto sperato da chi le sosteneva.