Tragedia in Valle Roveto. La stufetta funziona male: 76enne ucciso in casa dal monossido di carbonio

La vittima è un 76enne, Antonio Romanelli. Sono stati i vicini a dare l’allarme: malfunzionamento di una stufetta, anche un principio d’incendio
SAN VINCENZO VALLE ROVETO. La tragedia si è consumata nel silenzio della notte. Due giorni prima del ritrovamento. Mentre i vicini dormivano e nessuno si è accorto di cosa stesse accadendo. Una morte accidentale tra le mura della sua camera da letto, per aver inalato del monossido di carbonio. Antonio Romanelli, pensionato 76enne di Roccavivi, frazione di San Vincenzo Valle Roveto, è deceduto in seguito al danneggiamento di una stufetta a gas che teneva accesa durante la notte. L’allarme è arrivato dai vicini nel pomeriggio di ieri. Da un paio di giorni non avevano sue notizie. Non l’avevano visto uscire, né rincasare.
L’uomo, un ex operaio nel campo delle costruzioni, viveva da solo in una piccola borgata lungo la strada che conduce a Balsorano, composta da poche case, in via Fiume. Per questo la sua assenza non è passata inosservata. Hanno suonato più volte al campanello. E hanno cercato di contattarlo al telefono. Ma senza ricevere risposta. Preoccupati hanno chiesto aiuto al 112, che ha inviato una pattuglia dei carabinieri della stazione di Morino. Una volta sul posto hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno sfondato il portone d’ingresso. A quel punto la drammatica scoperta. L’uomo era in camera da letto, riverso a terra.
Le condizioni in cui si presentava la stanza hanno subito suggerito ci fosse l’ipotesi di un guasto alla stufa, dalla quale si sarebbe sprigionato il gas. Ma non solo. Il danno al dispositivo di riscaldamento ha generato delle fiamme, che hanno raggiunto il letto e prodotto un principio di incendio. Che però si è risolto da sé, senza allargarsi al resto dell’abitazione. Sul posto il medico legale per l’ispezione cadaverica. Secondo quanto riferito dai carabinieri, l’uomo sarebbe deceduto in seguito ad arresto cardiocircolatorio. Informata la procura di Avezzano. Il magistrato ha disposto la riconsegna della salma alla famiglia.
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