Ufficio scuola, don Ramon se ne va
Le dimissioni legate alla certificazione di idoneità degli insegnanti di religione
L’AQUILA. L'ufficio Scuola dell'arcidiocesi è rimasto senza guida. Nei giorni scorsi, infatti, don Ramon Mangili, parroco di San Giovanni in Pile, si è dimesso dal ruolo di direttore, inviando una lettera dai toni aspri a tutti gli insegnanti di religione della diocesi. L'ufficio Scuola sceglie e distribuisce gli insegnanti di religione cattolica nei vari istituti. Proprio le idoneità all'insegnamento, rilasciate dall'arcivescovo Giuseppe Molinari già diversi anni fa, sembrano essere state il motivo della rottura. Idoneità che in alcuni casi si sono perse tra le macerie e che sono difficili da rintracciare, ma che secondo gli stessi insegnanti sarebbero garantite dal fatto che i docenti che non hanno un attestato cartaceo da esibire, hanno lavorato nelle scuole negli anni passati. Sia le attestazioni che le nomine nelle varie scuole, infatti, sono firmate dal vescovo della diocesi.
«Si sono create situazioni che non rispondono al mio criterio di vedere le cose», ha spiegato, raggiunto telefonicamente, don Ramon, bergamasco di Capriate San Gervasio, 42 anni, «e per questo ho preferito dimettermi».
Parole molto più dure sono state utilizzate, invece, nella lettera inviata agli insegnanti.
«In questi 12 mesi», ha scritto, «ho avuto modo di conoscere il lato bello di tantissimi di voi e quello meno bello di una piccola porzione di persone irriducibili e nostalgiche. Questi ultimi penseranno, insieme a chi li guida e li manovra, di aver vinto una battaglia. Sempre nella vita ho pagato il prezzo delle mie scelte, come sto facendo ora, nel cercare di essere più onesto possibile, di lavorare nella verità. Auguro a tutti voi, soprattutto a quelli che non mi hanno mai sopportato e per i quali prego ogni giorno portandoli sull'altare, che hanno cercato in vari modi di ostacolarmi, di chiedere a Dio perdono». (m.c.)
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