Un progetto per Fontesecco con ascensore e aree verdi

14 Luglio 2021

Firmata l’intesa tra il Comune e l’Urban center per riqualificare tutta la zona Al centro dell’accordo il futuro del quartiere dove insiste il ponte di Belvedere

L’AQUILA. Un quartiere con aree verdi, panchine e punti di ristoro, percorsi storici riqualificati per raggiungere le 99 Cannelle, un accesso rapido al cuore della città attraverso un ascensore di vetro, a cui si possa accedere anche in bicicletta, da realizzare in occasione del rifacimento di ponte Belvedere, maggiore sicurezza per i pedoni, cittadini e turisti. È così che l’Urban center, guidato da Giulia Tomassi, immagina il futuro di Fontesecco. Un progetto, anzi una costellazione di progetti che sarà condivisa con il Comune grazie al protocollo d’intesa approvato nei giorni scorsi con una delibera di giunta.
IL PROGETTO. L’atto amministrativo arriva al termine del percorso di partecipazione “Quid-Un quartiere d’idee, immagina con noi il futuro di Fontesecco”, ideato dallo stesso Urban Center e dal quale sono emerse numerosissime proposte e strategie per la riqualificazione dell’area che collega via Sallustio, Fontesecco, il parco delle Acque e il borgo della Rivera. Il protocollo servirà per «continuare ad agire e monitorare attraverso metodi partecipativi alla rigenerazione urbana del quartiere», spiega la presidente dell’associazione. Nella delibera di giunta, infatti, è specificato che “il percorso partecipativo è finalizzato a raccogliere e valorizzare il contributo di idee e di proposte provenienti da cittadine e cittadini, interessati a pronunciarsi sulla rigenerazione dello storico quartiere di Fontesecco, che vivrà nel prossimo futuro i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Belvedere”. Durante la presentazione dei risultati di Quid, infatti, gli assessori Raffaele Daniele e Daniele Ferella si erano detti disposti a valutare le tante proposte presentate. «Il nostro obiettivo è rigenerare un quartiere del centro storico che vive un degrado pesantissimo», continua Tomassi. «Le idee non mancano, anche se sappiamo che non tutte saranno attuabili». Tra le emergenze da affrontare c’è senz’altro quella del ponte Belvedere, i cui lavori di abbattimento e ricostruzione dovrebbero partire il prossimo mese. «Sarà per il quartiere un disagio che, tuttavia, attraverso questa collaborazione si potrà gestire al meglio», spiega la presidente. «Abbiamo inoltre a cuore la questione del civico 29, i cui abitanti hanno tutta la nostra comprensione e vicinanza». Il palazzo sottostante il ponte, infatti, ancora è in attesa di conoscere il proprio destino. «Temi davvero importanti da cui i cittadini non possono essere esclusi», conclude Tomassi. «Questa delibera rappresenta per noi un importantissimo risultato».
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