Vaccino negato all’accompagnatore Mattinata di caos, poi l’Asl chiarisce
L’Associazione dei disabili segnala il disservizio in via Ficara. Arrivano anche carabinieri e vigili urbani Il direttore del dipartimento: episodio isolato, subito risolto. Solo un disguido in fase di registrazione
L’AQUILA. Momenti di tensione al centro vaccinale di via Ficara. Nel giorno in cui in tutto l’Abruzzo hanno preso il via le vaccinazioni di soggetti fragili, disabili e loro accompagnatori (caregiver), nella struttura aquilana devono intervenire le forze dell’ordine: il personale sanitario nega la somministrazione del vaccino alla persona che assiste un non vedente. Scende in campo anche l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Ma nel giro di qualche ora il caso viene chiarito e nel pomeriggio tutto fila liscio: «Nella lista delle persone convocate durante la mattina non figurava in realtà alcun disabile con il suo caregiver, in quanto il signore era iscritto nella categoria degli over 80», spiega il direttore del dipartimento di Prevenzione, Domenico Pompei.
I CONTAGI. Ieri in città si sono registrati 17 nuovi casi, a fronte dei 123 dell’intera provincia. Da oggi fino a sabato si svolgerà lo screening riservato alla popolazione di San Gregorio, dove un focolaio ha interessato l’Istituto Suore Zelatrici Sacro Cuore Ferrari, con 8 religiose risultate positive e la chiusura della scuola dell’infanzia fino al 6 aprile.
CAOS VACCINAZIONI. «Sta accadendo quello che non doveva accadere. Al centro vaccinale dell’Aquila si rifiutano di vaccinare il caregiver che accompagna il disabile come stabilito dalla Regione Abruzzo. In questo momento la persona disabile coinvolta ha chiamato i carabinieri. Nelle altre Asl abruzzesi questo non sta accadendo». La denuncia, ieri mattina, parte dal presidente del Coordinamento delle Associazioni dei disabili dell’Aquila, Massimo Prosperococco. Oltre ai carabinieri, sul posto, anche i vigili urbani. E del fatto viene informata l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.
L’ASL CHIARISCE. «Purtroppo», spiega il direttore Pompei, «si è creato un disguido non imputabile né all’azienda sanitaria né al personale medico presente. E si è trattato di un solo caso. In mattinata al centro di via Ficara non era prevista la vaccinazione per alcun disabile e di conseguenza neanche per il suo assistente. La persona è stata convocata in quanto over 80: evidentemente si era registrato in questa categoria, non in quella dei fragili. Non c’era quindi a disposizione in quel momento la dose di vaccino per il caregiver, visto che vengono preparate in anticipo. Abbiamo invece regolarmente vaccinato disabili e assistenti con i team mobili, sia a Montereale che a Rivisondoli». E oggi si va avanti: in tutta la provincia sono circa 1.400 gli appartenenti alle categorie fragili da vaccinare, si punta a 100 somministrazioni al giorno.
SCREENING SAN GREGORIO. La sede per lo screening a San Gregorio – cui potranno sottoporsi tutti gli abitanti della frazione o che la frequentano – sarà in via Cesare Pavese, ex poliambulatorio, e sarà operativa oggi, dalle 15 alle 18, e domani e dopodomani, dalle 9 alle 18. Il Comune informa che, dando seguito alle richieste delle organizzazioni interessate, sarà attivata anche una sede all’ex direzione didattica della scuola primaria Rodari, a Pile, in via Salaria Antica Est. Sabato, dalle 9 alle 14, potranno sottoporsi ai test operatori e ospiti di strutture per minori, mentre dalle 15 alle 19 lo screening interesserà le associazioni scoutistiche (Agesci, Fse e Cngei), per consentire lo svolgimento delle loro attività in sicurezza. Durante le giornate e gli orari di screening sarà attivo il numero verde 800666622.