Medico sospeso dalla Asl, assenze per 116 ore
Il 64enne di Celano ha già restituito 5mila euro. I finanzieri piazzano gps su tre auto a sua disposizione
AVEZZANO. Trentasette assenze in quattro mesi per tornare a pranzo a casa. È quanto contestato al dirigente sanitario dell’ex Centropolio di Avezzano indagato dalla Procura di Avezzano per assenteismo ingiustificato dal posto di lavoro. L’uomo, 64 anni, di Celano, è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e fraudolenta attestazione della presenza in servizio. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Luigi Sgambati, è della compagnia della Guardia di finanza di Avezzano. I fatti contestati vanno dal mese di febbraio al mese di maggio del 2024. Secondo quanto accertato dai finanzieri il medico, intorno all’ora di pranzo, si assentava dal posto di lavoro senza timbrare l’uscita per tornare nella sua abitazione di Celano, facendo ritorno sul posto di lavoro dopo due, tre o quattro ore. A quel punto timbrava l’uscita.
Talvolta si fermava a fare acquisti in qualche esercizio commerciale, sempre per l’accusa. Sono 37 gli episodi rilevati nel giro di quattro mesi. Nel corso dell’attività investigativa i finanzieri hanno installato dei dispositivi gps su tre delle quattro auto in uso al primario. I dati dei dispositivi di localizzazione sono stati poi incrociati con quelli resi dai registri delle presenze sul posto di lavoro derivati dal badge personale del dirigente Asl. In particolare, al medico vengono contestate 116 ore di assenza ingiustificata dal posto di lavoro per una danno economico a carico dell’azienda sanitaria locale quantificato in oltre 5mila euro. Somme, queste, immediatamente ristorate dall’indagato.
A conclusione dell’attività investigativa, fatta anche di videoriprese, appostamenti e pedinamenti, i finanzieri hanno poi inviato una informativa alla Procura. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha disposto che il dirigente dell’ex Centropolio fosse sospeso per tre mesi dall’esercizio della professione. D.R. rischia il licenziamento. Parallelamente all’iter giudiziario, infatti, per il dirigente sanitario si configura un provvedimento disciplinare da parte del datore di lavoro che, per effetto della recente legge Madia, può sfociare nella perdita del posto di lavoro. Il medico è difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia.
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