In 250 al test di Design «Il futuro? Sarò un grafico»

Preso d’assalto il corso di laurea a numero chiuso. Oggi tocca ad Architettura
PESCARA. «Siamo qui per inseguire il nostro sogno». E’ questa la frase che rimbomba nei corridoi dell’università di Pescara, aperta ieri mattina per accogliere i circa 250 candidati al test di Design, il corso di laurea triennale giunto al suo terzo anno nell’ateneo.
Una lunga attesa, fatta di sospiri e foglietti da ripassare, di telefonate ai genitori o di una sigaretta con gli amici. Fino alle 11, quando per tutti scocca l’ora X. Si va in aula, soli, ognuno con il suo test davanti. Nel frattempo escono i numeri ufficiali della selezione, introdotta dall’anno scorso per ovviare all’assalto del debutto, quando l’accesso a Design era senza sbarramento.
Sono stati in 279 ad iscriversi alla prova, di cui solo 237 effettivamente presente sui banchi universitari. I posti disponibili sono però solo 80, assegnati in base alla graduatoria stilata dall’ateneo, in quanto questo è un test locale. Quaranta domande a cui rispondere entro un’ora, un punto per ogni scelta corretta, - 0,25 per quella sbagliata e 0 a quella non data. Tantissime le ragazze presenti, così come moltissimi sono i giovani provenienti da fuori regione.
La Puglia, come spesso accade, è il territorio che attira il maggior numero di candidati, giunti a Pescara in macchina o in treno per l’occasione. E poi le zone limitrofe, come Atri o Atessa.
Nell’ora della prova cala il silenzio, spezzato solo dal rumore dei passi degli addetti ai lavori. Un nastro delinea la zona riservata agli studenti, rotto poco dopo mezzogiorno dai primi ad uscire: «Sono arrivato ieri sera da Martina Franca», racconta Niccolò Basile «mi piace lavorare con la grafica, utilizzando programmi come fotoshop e autocad. Per questo ho scelto Design». Una passione che trova conferma nelle sue parole: «Ho provato il test anche al Politecnico di Torino, sia a marzo sia a luglio. Sono in graduatoria e attendo una risposta. Ma per non rischiare di rimanere a mani vuote ho scelto di tentare anche qui. Architettura invece non fa per me, non vado molto d’accordo con la matematica», dice sorridendo mentre esce dall’ateneo. Dalla Puglia arriva pure Milena, precisamente da Foggia: «Il test è andato bene, ma l’ho trovato più difficile rispetto alle attese. Abbastanza complicate le domande di cultura generale, mentre mi sono trovata a mio agio nel disegno rappresentativo. Speriamo bene». Manuela arriva da Atessa e a quanto pare è la più tenace di tutti: »Questo è il secondo anno che provo il test e domani (oggi, ndr), farò anche quello di Architettura. E’ la mia passione e voglio trasformarla in lavoro».
Valeria di Lecce ha raggiunto Pescara insieme alla famiglia: «Ho scelto di provare qui perché ho sentito parlar bene della facoltà e per la vicinanza con casa. Il test era articolato in logica, matematica, geometria e cultura generale. Sono ottimista, da grande voglio fare l’interior designer». Poco dopo ecco sorridenti e rilassati altri tre ragazzi, pugliesi anche loro. Sono Ludovica di Brindisi e Davide e Claudio che arrivano da San Severo. Si sono conosciuti proprio durante la prova e al termine ci scherzano su: «Se non supero il test vado a zappare», attacca la ragazza, come a voler scaricare la tensione accumulata. Poi però si fa più seria: «Non era facile, ma neanche impossibile. Diciamo che è andata discretamente e ora attendiamo i risultati. Il design e la grafica sono da sempre la mia passione, per questo ho preferito tentare qui il test e non ad Architettura». Dopo di lei parla Claudio: «Pescara è la sede più vicina per me e da quello che ho saputo è anche buona. Se supero il test mi trasferisco». Poi interviene Davide: «È una facoltà giovane e innovativa, vale la pena provarci, anche se i posti a disposizione sono pochi rispetto al numero dei candidati. Se non è andata bene mi butto su Economia». Poco più in là c’è uno dei tanti genitori in attesa, che torna sulla proporzione candidati/posti disponibili. Racconta che a Torino erano in 1000 per 250 posti, mentre Milano è stata la sede più gettonata con appena 61 disponibilità a fronte delle 2400 richieste.
Intanto esce Andrea, una ragazza che come molte ha «il sogno di fare la grafica e per questo ha optato per Design».
I risultati erano attesi già per il primo pomeriggio, mentre questa mattina è la volta del test di Architettura. Poi non resta che incrociare le dita.
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