Si apre l'emergenza rifiuti e per benzina e gasolio è corsa al pieno preventivo

PESCARA. Si apre l'emergenza rifiuti in Abruzzo a seguito del blocco dei Tir. Le prime avvisaglie si sono avute ieri mattina quando il Comune di Lanciano ha bloccato il servizio di raccolta della spazzatura. Che cosa è successo? Avviene che i Tir degli autotrasportatori che presidiano la Fondovalle Sangro impediscono ai camion di uscire dalla discarica di Cerratina (vicina a Lanciano), la più grande d'Abruzzo e che da sola raccoglie i rifiuti di oltre 53 Comuni. Questo ha comportato il raggiungimento massimo della quantità di rifiuti stoccati per garantire le massime condizioni di sicurezza negli impianti. Di qui lo stop alla raccolta e quindi al conferimento dei rifiuti fino a quando l'emergenza sarà superata. Lo stop a Cerratina rischia di innescare una serie di provvedimenti analoghi nei comuni che si servono dell'impianto frentano. Nella Marsica, ad esempio, ieri due camion dell'Aciam sono rimasti bloccati nell'impianto di Aielli non potendo raggiungere le discariche di Lanciano, Isernia e Sulmona. Così, i rifiuti di gran parte dei comuni marsicani e aquilani rischiano di rimanere per alcuni giorni sulle strade proprio a causa del blocco dei tir che impedisce all'Aciam di raggiungere le discariche. BENZINA. L'altro problema che sta determinando il blocco dei Tir è lo scarso approvvigionamento alle pompe di benzina. Le riserve nei distributori stanno terminando. Molti impianti hanno già chiuso per aver esaurito le scorte di benzina e gasolio. Un frenetico passaparola fra automobilisti ha scatenato la corsa alla pompa di benzina alla ricerca del "pieno preventivo". Si sono presto formate lunghe file agli impienti aperti con conseguenti problemi alla viabilità. In particolare nell'area dell'Alto Sangro, dove in tanti sono arrivati da Castel di Sangro fino a Rivisondoli per potersi rifornire. Auto in colonna anche sulla circonvallazione Istoniense, a Vasto, dove il titolare di un distributore lunedì non ha potuto chiudere regolarmente l'impianto a causa delle auto in fila ed è rimasto al lavoro fino a mezzanotte. Ad Atessa il carburante è finito e gli impianti sono chiusi. ALIMENTARI E PREZZI. La paura di restare senza prodotti di prima necessità ha spinto tanti consumatori a riempire i carrelli della spesa. In molti supermercati e negozi gli scaffali cominciano a svuotarsi. Manca il pesce, scarseggiano anche ortaggi e latticini. In compenso, i prezzi aumentano. Le associazioni dei consumatori non escludono controlli a sorpresa per evitare speculazioni e invitano i cittadini a segnalare disagi e situazioni dubbie. Rassicurazioni sui prezzi giungono dal coordinatore per l'Abruzzo di Campagna Amica (il progetto Coldiretti cui hanno scelto di aderire produttori che effettuano vendite dirette a certe regole), David Falcinelli. «I produttori abruzzesi ortofrutticoli e non solo», dichiara, «intendono garantire il regolare approvvigionamento nei mercati di Campagna Amica e in quelli rionali, dove sono presenti come presidio produttivo, e assicurano che non ci saranno ingiustificati aumenti del prezzo. Adotteranno un comportamento etico motivato dalla situazione. In Abruzzo, gli associati Coldiretti accreditati "Campagna Amica" sono 128, una trentina i mercati, più numerosi nelle province di Pescara e Chieti. L'associazione www.puntonascita.wordpress.com avvisa le famiglie sul possibile rincaro dei prezzi dei prodotti nei supermercati e invitano i consumatori a prestare attenzione alla spesa e a segnalare eventuali rincari dei prodotti nei supermercati, in special modo, per frutta e verdura. «Gli aumenti indiscriminati dei prezzi di questi prodotti», si legge su una nota, «non sono giustificati e occorre evitare che vengano messe in atto forme di speculazioni legate alla protesta degli autotrasportatori che è in atto all'uscita dei caselli autostradali». (cr.re.)
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