È morta a 86 anni la giornalista Miriam MafaiFu assessore a Pescara nei primi anni '50

Si è spenta a Roma. Nel '48 sposa Umberto Scalia, segretario della Federazione del Pci dell'Aquila. È stata assessore nel capoluogo adriatico con la giunta Chiola. Nel '94 è stata eletta alla Camera in un collegio abruzzese

PESCARA. È morta all'età di 86 anni Miriam Mafai. La giornalista e scrittrice  era molto legata all’Abruzzo. Nel 1948, giovane funzionaria del Pci, sposa con una cerimonia civile Umberto Scalia, segretario della Federazione del Pci dell'Aquila. È stata assessore nel capoluogo adriatico dal 1951 al 1956 con la giunta di sinistra guidata da Chiola, mentre nel ’94  è stata eletta alla Camera in un collegio abruzzese con i Progressisti. Miriam Mafai è morta oggi a Roma dopo una lunga malattia. La giornalista e scrittrice aveva 86 anni. Era una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. La sua vita politica e professionale è stata segnata dalla Resistenza, dalla lunga militanza nel Partito comunista e dall'attività giornalistica fino all'arrivo a Repubblica, che contribuì a fondare nel 1976. Mafai, oltre al giornalismo, è stata protagonista anche di una vasta produzione saggistica con la quale ha raccontato quasi un secolo di storia dell'Italia.

MAFAI E PESCARA. "Nei primi anni Cinquanta sono stata assessore al Comune di Pescara", scrive la giornalista in un articolo pubblicato su Repubblica il 22 giugno 2008. "Da poco era finita la guerra. La città portava, e avrebbe portato ancora per anni, i segni delle distruzioni e del passaggio degli eserciti amici e nemici. La Caserma Cocco ospitava ancora centinaia di sfollati che vivevano lì, con i loro bambini, le loro malattie, i loro ricordi e le loro speranze in alloggi improvvisati, ogni famiglia separata dall’altra soltanto da tende fatte di coperte militari e di lenzuola. Il Comune doveva garantire a quelle famiglie un minimo di assistenza sanitaria".

UNA VITA TRA GIORNALISMO E POLITICA. Nata a Firenze il 2 febbraio 1926, ha partecipato alla Resistenza antifascista nelle file del Pci. Dopo la liberazione ha continuato la sua attività politica e dal 1951 al 1956 è stata assessore al Comune di Pescara.  Nel 1957 è stata a Parigi come corrispondente del settimanale Vie Nuove, nel 1960 all'Unità come redattore parlamentare. Direttore di Noi Donne dal 1965 al 1970, è passata poi come inviato speciale a Paese Sera. Dal 1983 al 1986 è stata presidente della Federazione nazionale della stampa. Nel 1975 è diventata inviato speciale de la Repubblica. È stata anche deputato nelle file del Pds.

L’ATTIVITA’ DI SCRITTRICE. Tra le sue opere più celebri di scrittrice, 'Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale' (Mondadori), 'Botteghe oscure, addio. Com'eravamo comunisti' (Mondadori), 'Dimenticare Berlinguer. La sinistra italiana e la tradizione comunista' (Donzelli).Nata a Firenze il 2 febbraio 1926, ha partecipato alla Resistenza antifascista nelle file del Pci.
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