Aca, al via lavori per 10 milioni Ecco il piano per l’acqua sicura
In tre anni l’Azienda vuole realizzare un terzo depuratore, poi punta agli interventi sulla rete fognaria Il sindaco: «Mi auguro parta il cantiere di cui non abbiamo traccia, hanno rimandato troppe opere»
FRANCAVILLA. Ammonta a oltre 10 milioni di euro la spesa prevista da Aca per gli interventi da effettuare sul territorio di Francavilla nei prossimi tre anni, a partire dalla realizzazione dell'ormai famoso terzo depuratore per poi intervenire sulla rete fognaria e sulla manutenzione delle condotte. Questo è quello che trapela del piano che l'Aca, l’azienda guidata da Giovanna Brandelli, andrà ad illustrare nel corso dell'assemblea con i sindaci prevista per domani. Aca è pronta a mettere sul tavolo un piano di interventi volto a migliorare una situazione che, specie durante l'ultima estate, si è fatta molto complicata, tra chiusure programmate, rotture e contaminazioni. Facendo il focus su quanto previsto per Francavilla, qui Aca ha stanziato una somma di 6 milioni di euro per i lavori necessari alla realizzazione del terzo depuratore a Valle Anzuca.
Un'opera attesa da anni, che ha il compito di alleggerire il lavoro degli altri due depuratori attualmente in servizio, quello del Foro e l'altro a Pretaro. Sempre in tema di depuratori, sono stati poi stanziati altri 180mila euro (90 ciascuno) proprio per la manutenzione degli altri due depuratori già presenti sul territorio.
Un milione di euro verrà investito per il collegamento fognario su via Della Rinascita, mentre un altro milione e mezzo di euro servirà per la sistemazione e la messa in sicurezza degli argini del fiume Alento, nella zona dedicata alla nascita del terzo depuratore. Ulteriori 600mila euro sono stati stanziati per l'abbattimento delle emissioni atmosferiche del depuratore di Pretaro, mentre altri due investimenti sono stati pensati per portare la rete fognaria in due punti della città. Si tratta di contrada Coderuto, per cui sono previsti 400mila euro e contrada Fontechiaro, che ne richiede altri 900mila.
In questi ultimi due casi tuttavia, va segnalata uno slittamento delle attività, inizialmente previste per il 2024, oltre alla compartecipazione del Comune nella spesa, pari al 20 per cento. C'è poi spazio per gli interventi volti alla riduzione delle perdite lungo la rete e all'installazione di un sistema utile alla localizzazione delle eventuali rotture. Per farlo è necessario procedere con un percorso di digitalizzazione dell'infrastruttura, per il quale Aca ha previsto l'investimento di 15 milioni di euro, somma resa disponibile attraverso i fondi del Pnrr.
Un passaggio, quest'ultimo, su cui sofferma l'attenzione il sindaco Luisa Russo: «Il piano di Aca rischia di essere inadeguato per le esigenze della città», spiega. «Accolgo favorevolmente le opere che Aca ha previsto per Francavilla, come la realizzazione del terzo depuratore. Mi auguro che finalmente parta il cantiere di cui non abbiamo ancora visto traccia. Dal piano strategico, però, sembrerebbe che altre opere altrettanto attese siano state rimandate: in particolare, mi riferisco ai tratti fognari di Coderuto e Fontechiaro, che erano programmati per il 2024 e che ora sono slittati addirittura al 2026 nonostante il cofinanziamento volontario del Comune per il 20 per cento. Soprattutto, però, le carte ci mettono in allarme riguardo agli interventi sulla dispersione idrica: sulle reti sarebbero stanziati circa 15 milioni per il sub-ambito pescarese, per interventi che riguardano perlopiù una miglioria nell'individuazione delle perdite. Se ciò fosse confermato, le risorse stanziate sarebbero assolutamente inadeguate a fronteggiare un problema che diviene ogni giorno più grave».