PESCARA

Acqua, un'altra settimana di chiusure notturne in 42 comuni / GUARDA DOVE E QUANDO

Il calendario dell'Aca anche per Pescara, Chieti e Francavilla. Intanto arrivano i limitatori di utilizzo dell'acqua potabile negli autolavaggi

PESCARA. Nuove chiusure notturne dell'Aca. Interesseranno 42 comuni: Abbateggio, Atri, Bisenti, Bolognano, Bucchianico, Cappelle sul Tavo, Caramanico Terme, Casalincontrada, Castiglione Messer Raimondo, Catignano, Cepagatti, Chieti, Città Sant'Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Collecorvino, Cugnoli, Francavilla al Mare, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Miglianico, Montebello di Bertona, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescara, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamorice, Rosciano, San Giovanni Teatino, Scafa, Silvi, Spoltore, Tocco da Casauria e Torre de' Passeri. L'orario, dal 4 all'11 agosto, sarà compreso tra le 22 e le 6. Per saperne di più è sufficiente cliccare qui.

Intanto, per fare fronte all'emergenza idrica in provincia, arrivano i limitatori di utilizzo di acqua potabile in tutti gli autolavaggi presenti sul territorio, al fine di garantire il corretto impiego della risorsa idrica esclusivamente per il consumo umano, ma impendendone l’uso indiscriminato e vietato per lavare i veicoli. “Una misura che Aca ha deciso di adottare e che il gruppo di Forza Italia al Comune di Pescara approva e sostiene”, afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Roberto Renzetti, ufficializzando l’iniziativa adottata dall’azienda acquedottistica.  

“L’acqua scarseggia ovunque – ricorda Renzetti – e le cause sono molteplici. Sicuramente contribuiscono le dispersioni sotterranee causate da una rete vecchia, obsoleta, che solo in tempi relativamente recenti sta conoscendo la cantierizzazione del rifacimento, intervento inevitabilmente progressivo, dai costi elevatissimi, comunque necessario, ma che sarà diluito negli anni. Alle criticità strutturali della rete si aggiungono l’assenza di neve nello scorso inverno, che ha impedito la realizzazione di scorte preziose di acqua, utili per coprire il fabbisogno annuale, così come l’assenza di piogge in primavera, che non ha permesso di rifornire sorgenti e pozzi, e un’estate particolarmente calda e arida di temporali. Grazie all’intervento del presidente del consiglio regionale Sospiri nei giorni scorsi sono partiti i lavori d’urgenza per l’attivazione di un nuovo pozzo a Bussi, che consentirà di garantire una ulteriore disponibilità di almeno un’ora al giorno d’acqua in più in tutte le case. Ma per ora Aca ha comunque dovuto confermare le chiusure o parzializzazioni di erogazione dell’acqua nel corso della notte, tra le 22 e le 6, determinando disagi inevitabili, che paradossalmente non stanno risparmiando neanche le abitazioni dotate di autoclave, dove ora in molti si stanno precipitando per raddoppiare i serbatoi che però faticano a riempirsi”. 

A questo punto, ammonisce Renzetti, “è necessario responsabilizzare il territorio a un uso intelligente e rispettoso della legge e della comunità della nostra acqua potabile. E se ai cittadini abbiamo raccomandato fino allo sfinimento il divieto di utilizzo dell’acqua di rubinetto per innaffiare fiori e giardini, ora dobbiamo puntare i riflettori sulle attività commerciali più a rischio, come gli autolavaggi dove, già dalla prossima settimana, l’Aca replicherà un’iniziativa già attuata sul territorio di Silvi, ovvero l’installazione negli impianti di limitatori di acqua potabile. Parliamo di attrezzature che garantiranno una disponibilità giornaliera negli autolavaggi di circa 50 litri d’acqua potabile, sufficiente per i servizi igienici e il consumo umano, ma, ovviamente, non per lavare veicoli e vetture, uso quest’ultimo, che è vietato per legge”. 

Renzetti poi precisa che gli autolavaggi regolarmente alimentati con acqua non potabile per usi diversi da quello umano, prevalentemente acqua di pozzo, "non saranno interessati da chiusure di alcun tipo. Sono certo che tale iniziativa incontrerà la massima adesione e condivisione da parte del territorio, perché siamo tutti consapevoli di quanto sia importante fare fronte comune per attenuare le criticità di tutti e superare insieme un momento di emergenza che vogliamo gettarci alle spalle entro uno o due mesi", conclude l'esponente forzista.

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