Affetti da aritmie cardiache Si punta a un centro regionale

23 Ottobre 2017

FRANCAVILLA . Si è parlato dei progressi nella cura dei pazienti affetti da aritmologia cardiaca e delle necessità di creare un Centro regionale nel convegno che si è svolto a Francavilla sul tema...

FRANCAVILLA . Si è parlato dei progressi nella cura dei pazienti affetti da aritmologia cardiaca e delle necessità di creare un Centro regionale nel convegno che si è svolto a Francavilla sul tema “Basic live atrial fibrillation” organizzato dall’associazione Cardioaritmie.com, sotto la direzione scientifica di Tullio Agricola e Massimiliano Faustino, rispettivamente dell’ospedale di Chieti e Pescara.
Durante il convegno è emerso che l’aritmologia cardiaca, pur essendo «una branca specialistica che si occupa di una patologia prepotentemente emergente, è ancora considerata, nell’ambito dell’ospedalità pubblica, una “disciplina cenerentola” relegata a prestazioni di minima e con mezzi organizzativi miseri», spiegano gli organizzatori. «E non perché manchino le professionalità e le tecnologie: anzi, in Abruzzo, negli ospedali di Chieti e Pescara, operano specialisti di fama che si confrontano con realtà internazionali avviando proficui scambi e relazioni. Ma che, proprio a casa loro, non dispongono di posti letto, e dunque non hanno la possibilità di curare i pazienti in modo adeguato e controllato, come avviene, invece, nel nord d’Italia».
Parlando poi dell’attuale «trend di mobilità passiva dei cittadini abruzzesi affetti da aritmie cardiache verso il nord Italia», è stata evidenziata la necessità di «creare un Centro Aritmologico Regionale», per invertire questo flusso e «venire incontro alle esigenze dei pazienti costretti a lunghe trafile fuori regione».
L’appuntamento è stato di fatto un corso di aggiornamento per medici specialisti, medici di base, internisti ospedalieri e infermieri dell’area cardiologica, sulle novità della diagnostica e del trattamento delle aritmie cardiache, una patologia in crescita che compare tra le prime voci di accesso al pronto soccorso e ricovero in area medica. Un focus particolare c’è stato sull’ablazione trans-catetere, la resincronizzazione cardiaca e la terapia anticoagulante.