Aggressione, minori identificati

Francavilla, il medico riconosce i sedicenni che lo hanno mandato in ospedale

FRANCAVILLA. «Li ho riconosciuti, se ne stavano indisturbati in un bar vicino al luogo dell’aggressione, e mi hanno minacciato ancora. Il dottor T.F. è uscito da pochi giorni dall’ospedale di Chieti dove era stato trattenuto per accertamenti in seguito ai pugni e ai calci rimediati da due sedicenni in via Figlia di Jorio solo perché il professionista era intervenuto in difesa di una ragazzina con cui i due stavano litigando.

«Domenica», riferisce F.T. «sono entrato in un bar di viale Alcione e ne ho riconosciuto uno. Ho chiamato subito i carabinieri, ma quei due sono scappati, non prima di avermi minacciato di nuovo, dicendomi che mi avrebbero bruciato la casa e che la prossima volta mi avrebbero fatto rimanere non tre, ma cinque giorni in ospedale». È stravolto il medico deciso però ad andare fino in fondo a un episodio che, rimarca lui stesso, «è solo la goccia che fa traboccare il vaso».

Per questo ieri mattina non solo è tornato dai carabinieri del comandante Antonio Solimini, a cui ha riferito quanto avvenuto e dove tornerà con il suo avvocato per sporgere formale denuncia nei confronti dei due che è riuscito a identificare con nome e cognome, ma anche dal sindaco Antonio Luciani. «Dopo il pugno e i calci ho ancora le vertigini», va avanti il medico, che al sindaco ha raccontato tutto l’accaduto: «È stato molto disponibile, mi ha detto che questa della sicurezza è una delle sue prorità, ribadendo anche che le forze attualmente in campo non sono sufficienti a coprire una realtà come Francavilla soprattutto nel periodo estivo. Ma l’aggressione di cui sono stato vittima evidenzia un problema reale di bullismo a cui bisogna opporsi assolutamente, perché sono ragazzini senza scrupoli e senza nessun timore, al punto da continuare a stare nella stessa zona in cui mi avevano malmenato senza timore di essere riconosciuti».(s.d.l.)

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