CORONAVIRUS
Appello a Pescara: "Posticipare l'orario di chiusura dei ristoranti"
Cna, Confcommercio e Confesercenti scrivono al Comune: "Serve un'attività di informazione per scoraggiare gli assembramenti e disciplinare la movida. E ai residenti chiediamo tolleranza"
PESCARA. "Un orario di chiusura delle attività di ristorazione per tutta la città ragionevolmente spostato in avanti, meglio ancora se coordinato con le vicine Montesilvano e Francavilla, valutando se nel corso della settimana sia meglio adottare una soluzione unica o differenziata nei week-end". E' quanto chiedono Cna, Confcommercio e Confesercenti di Pescara all'amministrazione comunale in vista dell'estate.
L'Abruzzo è in zona gialla fino al 7 giugno, anche se la Regione ha rivolto un appello al ministro della Salute Speranza per anticipare il cambio di colore e il passaggio al "bianco". Il coprifuoco resta alle ore 23 e, in attesa di novità, i ristoratori si preparano ad accogliere i clienti "al chiuso" dal 1 giugno. A partire da quella data, infatti, pure in zona gialla "è consentito il consumo di cibi e bevande anche all’interno dei locali. La disposizione è valida per ristoranti, bar, pub, self-service, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, catering, attività ricettive, stabilimenti balneari e centri commerciali.
Cna, Confcommercio e Confesercenti di Pescara sottopongono alla giunta Masci anche altre proposte tra cui "lo sviluppo delle attività di informazione che scoraggi gli assembramenti e favorisca così una più equilibrata distribuzione del pubblico nelle diverse aree della movida: riviera, centro storico, centro città. Coordinamento tra istituzioni locali e prefettura per assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza e bloccare eventualmente le aree troppo intasate. Dialogo con i cittadini residenti per aiutare una ripresa ordinata delle attività, in nome del reciproco rispetto e tolleranza".
"Un confronto", spiegano in una nota congiunta i tre rappresentanti provinciali Carmine Salce, Riccardo Padovano e Gianni Taucci, "che esca dalla semplificazione dell’ora in più o in meno, per affrontare tutti i nodi legati a una ripartenza che vogliamo definitiva, e quindi necessariamente sicura". Sul piatto della bilancia, dicono, "occorre però ricordare sempre la grave situazione in cui i mesi di pandemia hanno gettato centinaia di operatori, con crolli di fatturato che hanno messo a rischio la loro attività, le loro famiglie, i loro dipendenti. Se non vogliamo che questo bilancio si aggravi, queste imprese devono ora poter contare sulla certezza di una ripartenza sicura, che faccia leva innanzi tutto sul senso di responsabilità di tutti gli operatori e degli utenti. Ma possa anche contare su una tolleranza maggiore dei residenti, che non possono considerare l’estate del 2021 come un altro qualsiasi periodo degli anni precedenti".
Necessario per il raggiungimento di questi obiettivi, insistono dunque Salce, Padovano e Taucci, «è il coordinamento permanente tra le istituzioni locali, le forze dell’ordine, le associazione d’impresa, per adottare tutti gli strumenti utili alla ripartenza in sicurezza, ma anche a promuovere un volto efficiente della città, in linea con le sue ambizioni di centro che eroga servizi turistici all’intero Abruzzo. E di questo nei prossimi giorni ci faremo interpreti con la giunta Masci".