PESCARA. «Non confondete il mondo virtuale con quello reale, lasciate da parte i telefonini, parlatevi, confrontatevi con gli adulti, aiutatevi». Nonna Olga torna a raccontare il suo Christopher, ucciso con 25 coltellate da due coetanei lo scorso 23 giugno. Lo ha fatto ieri mattina, davanti ai ragazzi del liceo classico D’Annunzio riuniti al Pala Elettra per l’assemblea dedicata al disagio giovanile. Assemblea aperta dall’intervento della garante regionale per l’adolescenza e l’infanzia Maria Concetta Falivene, e proseguita, appunto, con il messaggio accorato di Olga Cipriano. «Ho cercato di salvare mio nipote, avevamo scelto insieme una comunità, ma non è bastato».

Applausi e commozione tra i ragazzi ancora colpiti dall’omicidio avvenuto nel centralissimo parco Baden Powell a opera di due studenti di 16 anni attualmente in carcere e in attesa della sentenza prevista per il prossimo 3 marzo. Una data che nonna Olga aspetta, mentre continua a fare quello che ha promesso sin dai primi momenti, parlare ai ragazzi, far sì che la morte di Christopher non sia vana. È questo il motivo per cui ha fondato l’associazione intitolata proprio al nipote, “Crox per la riscoperta dei valori” e che già nei mesi scorsi l’ha vista andare a incontrare i ragazzi nelle scuole e ovunque l’abbiano invitata.

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