Una volante della polizia

IL BILANCIO DELLA QUESTURA

Armi in casa per 800 pescaresi, ma furti e rapine sono in calo

Le licenze rilasciate sono 86 in più rispetto al 2017, quasi seimila le chiamate al 113 ogni giorno. Scendono anche scippi, borseggi e colpi in banca, in netta diminuzione gli incidenti stradali

PESCARA. Due omicidi tra gennaio e novembre di quest’anno, (nessuno l’anno scorso). Per il resto i reati contati nel 2018 risultano in calo. Lo raccontano i dati divulgati dalla questura di Pescara a confronto dello stesso periodo del 2017. Numeri che dicono anche che quasi 800 pescaresi, 797 persone, quest’anno hanno ottenuto la licenza per il porto d’armi a fronte delle 711 rilasciate l’anno prima. Un indice - a cui corrisponde anche l’aumento dei controlli da parte della polizia (139 contro 118 del 2017) - del senso di insicurezza dei cittadini a fronte di una fotografia che invece rivela una realtà tranquillizzante.

Francesco Misiti, questore di Pescara

A cominciare dagli scippi, diminuiti quasi della metà, e dalle rapine in banca, appena una nel 2018. È vero anche che tra le cinque rapine in abitazione, tre in meno rispetto al 2017, essendo il periodo considerato quello tra gennaio e novembre, non figura la violenta aggressione patita dal titolare dello stabilimento ristorante di Hai bin nel suo appartamento di piazza Primo maggio all’inizio di questo dicembre. Rapine in diminuzione anche nei negozi e per strada.
Complessivamente, le rapine denunciate sono state 71, contro le 99 del 2017, mentre le estorsioni sono 4 in più: 40 contro le 36 dell’anno prima. I dati della Questura diretta dal questore Francesco Misiti raccontano anche di quante volte, ogni giorno, squilla il telefono della centrale operativa del 113: quasi seimila (5.597), ma comunque 216 volte in meno del 2017 (6.213). Ci sono poi le misure di prevenzione, e, in particolare, quelle che maturano in contesti familiari dove sono spesso le donne a chiedere aiuto alla polizia, di fronte a ex mariti, o ex fidanzati che non si rassegnano alla separazione. Probabilmente frutto di una sensibilizzazione sempre crescente sul tema, anche per l’azione della stessa Polizia di Stato che con il camper rosa continua a battere scuole e piazze a disposizione di chi voglia denunciare il suo problema, i provvedimenti di avviso orale sono più che raddoppiati: 131 contro i 63 del 2017. In percentuale, il 107,93 per cento in più. Dall’altra parte, sono diminuite le persone denunciate per maltrattamenti in famiglia: 15 contro 45 del 2017. In aumento, invece, i provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, sui quali ha sicuramente pesato la nuova linea del neo ministro dell’interno Matteo Salvini: 111 a fronte dei 90 dell’anno scorso. Diminuiti anche i permessi di soggiorno rilasciati, oltre seicento di meno: 6.038 contro i 6.674 del 2017. Un dato positivo arriva dal numero degli incidenti stradali rilevati dalla questura: 419 contro i 602 del 2017. Di questi uno solo con esiti mortali (cinque purtroppo l’anno prima) e 146 con feriti (contro i 201 dell’anno scorso). Ma l’attività del personale della questura ha visto in campo ogni singola sezione: il reparto Volo, per esempio, ha messo insieme 335 missioni, una al giorno se si considera che nel periodo trattato è escluso dicembre, totalizzando 347 ore di volo. Ma è storia di pochi giorni fa, il ritrovamento, proprio da parte del reparto volo, dell’anziano scomparso. Attenzione anche ai reati via Internet: sequestrati 57 apparati informatici (45 nel 2017) con 1.940 monitoraggi Internet. Tra le 14 operazioni di polizia giudiziaria spiccano il falso dentista smascherato a Loreto, l’arresto del bandito che ha rapinato un centenario e, sempre in pieno centro, l’individuazione dei quattro giovani che hanno aggredito una coppia di fidanzatini.

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