Bartolo e Nadia, 26mila euro per un posto di lavoro: Di Felice condannato per circonvenzione di incapace

11 Marzo 2025

Quattro anni e sei mesi di pena, due mesi in più rispetto alla richiesta del Pm, per Carmine Di Felice, l'uomo è accusato di aver truffato la coppia pescarese la cui vicenda è divenuta famosa grazie alla trasmissione "Le Iene".

PESCARA. Quattro anni e sei mesi di pena, due mesi in più rispetto alla richiesta del Pm, per Carmine Di Felice, l'uomo è accusato di aver truffato la coppia pescarese la cui vicenda è divenuta famosa grazie alla trasmissione "Le Iene". La sentenza emessa stamani dal giudice De Renziis al tribunale di Pescara riguarda la seconda tranche di una causa che già in appello aveva visto la condanna a due anni e mezzo per Di Felice che negli anni passati si era fatto consegnare, complessivamente, circa 80 mila euro dai coniugi Bartolo Beninato e Nadia Baldacci, con la promessa di un posto di lavoro per Bartolo.

Nel periodo in cui Di Felice era ai domiciliari, in attesa del giudizio in appello, dall’inchiesta di Giulio Golia era emerso che nelle 2 ore di libertà aveva continuato a tormentare la coppia facendosi consegnare ulteriori 26 mila euro. Il tutto è stato comprovato da un quadernetto che Bartolo e Nadia, difesi dall'avvocato Giovanni Mangia, avevano consegnato al giornalista, in cui erano segnate le somme che mensilmente venivano corrisposte al Di Felice. Lo stesso Golia aveva, poi, consegnato il documento in procura e da lì sono scattate ulteriori indagini fino al processo che si è concluso questa mattina con la condanna a 4 anni e sei mesi, il Pm Andrea Papalia aveva chiesto 4 anni e 4 mesi, e al risarcimento quantificato esattamente nella cifra estorta alla coppia, ovvero 26 mila euro.