Artigiani e commercianti: «Questa è una stangata»
Cna e Confcommercio in rivolta contro la decisione di aumentare le tariffe «Così si penalizza ancora una volta il settore trainante della nostra città»
PESCARA. Artigiani e commercianti sono già in rivolta. È bastato il semplice annuncio degli aumenti dei parcheggi in centro per far scoppiare la protesta di Cna e Confcommercio, due delle associazioni più rappresentative di entrambe le categorie.
La Confcommercio, guidata da Ezio Ardizzi, definisce «scandalosa» la decisione del Comune di riportare, dal prossimo 7 febbraio, la sosta nelle aree di risulta alla tariffa unica di 2,50 euro. «Decisione», dice l’associazione, «che, in maniera paradossale, favorisce chi occupa un posto per tutta la giornata, rispetto a chi necessita di un tempo breve per effettuare servizi o acquisti veloci».
«È inammissibile», prosegue la Confcommercio, «che, dopo aver salassato cittadini e operatori con l’applicazione delle tariffe più alte possibili per Imu, Tari e Tasi, si operino nuovi aumenti in un settore così nevralgico come quello dei parcheggi, problema sistematicamente irrisolto da questa come dalle precedenti amministrazioni».
Secondo l’organizzazione dei negozianti, questa scelta penalizzerà ancora una volta i commercianti del centro. «Come al solito», osserva la Confcommercio, «è facile immaginare chi sarà a pagarne le conseguenze. In primis, il settore commerciale, già pesantemente vessato dalla crisi e dall’aumento delle tasse comunali, e che vedrà ulteriormente diminuire la possibile clientela. Clientela che, ovviamente, preferirà recarsi nei centri commerciali dove i parcheggi sono gratuiti».
«Perché», chiede l’associazione, «bisogna sempre e solo penalizzare il settore trainante della nostra città, adottando misure, e ciò indipendentemente dalle giunte e dalle correnti politiche che governano il municipio, che sistematicamente producono un decremento di ricchezza a solo vantaggio delle casse comunali?». «Se veramente il fine unico di tale manovra deriva dalle perdite di Pescara parcheggi», prosegue, «perché non si procede alla sua liquidazione e all’affidamento della gestione delle aree di sosta a una nuova società?». «E non ci si venga a dire», sottolinea la Confcommercio, «che il problema possa risolversi con la piccolissima e scomodissima zona a tariffa ridotta per la sosta breve, quando la stessa non viene opportunamente segnalata ed è talmente disagevole da raggiungere da non essere praticamente mai sfruttata». «Ancora una volta», rileva la Confcommercio, «critichiamo l’atteggiamento dell’amministrazione».
Dello stesso tenore il commento giunto dalla Cna. «È grave che si decida la modifica delle tariffe per la sosta nelle aree di risulta senza aver ascoltato le associazioni d’impresa», afferma l’organizzazione degli artigiani presieduta da Riccardo Colazilli e diretta da Carmine Salce, «questa operazione ha come obiettivo dichiarato di ripianare le casse della società che gestisce i parcheggi». «Se le cose stanno effettivamente così», continua l’associazione, «la scelta appare quantomeno sconcertante. Anziché procedere a una politica di tagli delle spese improduttive che magari comporti anche un ridimensionamento degli organici di Pescara parcheggi, si chiede un sacrificio ai cittadini».
Secca la replica del vice sindaco Enzo Del Vecchio: «Spiace rilevare gli appunti e le obiezioni della Confcommercio che, peraltro, propone fantasiose ipotesi di gestione dei parcheggi. La nostra iniziativa mira anche a sostenere e valorizzare il settore commerciale». «Ad ogni incontro che il sindaco e l’assessorato alla mobilità hanno avuto con i rappresentanti di questi organismi», conclude, «è sempre stata rappresentata l’esigenza di tornare a una diversa modulazione della gestione dei parcheggi nelle aree di risulta».
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