Pescara

Aspettando i fondi per il teatro D’Annunzio: non sarà agibile prima del 2027

27 Gennaio 2025

Ancora attesa per il ritorno in attività della struttura, la cui chiusura per inadeguatezza antisismica ha fatto annullare tanti eventi della stagione estiva pescarese. Interventi previsti per circa 2 milioni di euro, ma all’orizzonte ancora nulla di concreto e per almeno altre due estati il teatro resterà inagibile.

PESCARA. Saranno il ministero della Cultura e la Regione a finanziare l’intervento di ristrutturazione del teatro d’Annunzio. Il Comune ha già bussato alla porta dei due Enti per chiedere di coprire la somma necessaria per restituire il teatro all’aperto, sul lungomare sud di Pescara, alla città.

Era marzo scorso quando il teatro monumento dedicato al Vate e costruito nel 1963 è stato chiuso per questioni di stabilità sismica. L’inagibilità è stata il risultato di uno studio di vulnerabilità da cui è emersa la necessità di realizzare interventi stimati per circa 2 milioni di euro. Quella circostanza aveva penalizzato l’offerta eventi della città, considerato che erano molti gli appuntamenti già programmati per l’estate, e su cui si è stati costretti a cercare location alternative.

È stato il caso dei Premi Internazionali Flaiano, da sempre organizzati in quel luogo. Anche la 51ª edizione doveva svolgersi nel teatro all’aperto da duemila posti, tanto che come ogni anno accadeva, l’associazione Flaiano aveva sottoscritto un contratto per assicurarsi la disponibilità della struttura a luglio precedente, versando anche il 50 per cento della cauzione. La notizia dell’inagibilità era giunta come un fulmine a ciel sereno, destando le polemiche della presidente Carla Tiboni. Il Comune poi ha proposto piazza Salotto come sede alternativa, occupandosi di coprire le spese di allestimento tra palco, platea e il piano di sicurezza, ben più alte di quelle che si sarebbero sostenute nel teatro, già dotato di palco e di sedute. La chiusura del teatro ha fatto saltare anche altre iniziative, come il concerto di Cristiano De André previsto il 3 agosto, scippato poi da Teramo per il settembre successivo.

Il Comune di Pescara, come hanno annunciato lo scorso dicembre il sindaco Carlo Masci e il consigliere con delega ai Lavori pubblici Massimo Pastore, ha inserito l’intervento di riqualificazione del teatro nel programma triennale delle opere pubbliche da oltre 181 milioni di euro approvato dalla giunta, all’interno delle manutenzioni di immobili di proprietà comunale per il 2025, da finanziare con risorse Pnrr, fondi ministeriali e mutui Bei.

«Per quanto riguarda la copertura economica», annuncia l’assessore alla Cultura Maria Rita Carota, «abbiamo avuto interlocuzioni con Ministero e Regione e siamo in attesa di ricevere la conferma dei finanziamenti. Indiscrezioni darebbero per certe le risorse, ma dobbiamo aspettare l’ufficialità».

Per non perdere tempo, già a fine anno, il Comune ha inserito una variazione nel bilancio 2024, per coprire i costi relativi alla progettazione, atto fondamentale per dare il via a tutto l’iter e capire quali lavori dovranno essere svolti e gli importi effettivi, anche alla luce degli aumenti dei prezzi dei materiali da utilizzare. «Gli uffici in queste ore stanno effettuando le pratiche per affidare l’incarico a un professionista che si occuperà della redazione del progetto esecutivo», anticipa ancora il vicesindaco Carota. Secondo una previsione realistica ipotizzata da fonti ben informate di Palazzo di Città il nuovo teatro non sarà fruibile di nuovo prima dell’estate 2027 tra l’ottenimento dei finanziamenti, la redazione del progetto, l’espletamento della gara pubblica, con tutti i tempi tecnici connessi, anche ad eventuali ricorsi, e poi l’esecuzione dei lavori per almeno un anno.