ROSCIANO
Bimbo di 10 mesi ingoia la droga e finisce in ospedale, denunciato l'amico dei genitori
Un 47enne va dalla polizia e ammette: «L’hashish era mio, mi è caduto sul pavimento per errore». Il piccolo ricoverato al pediatrico di Ancona
PESCARA. Si è presentato alla polizia e ha ammesso: «Quella droga era mia». Un 47enne è stato denunciato per il dramma del bambino di 10 mesi finito in ospedale dopo aver ingoiato dell’hashish raccolto sul pavimento. L’uomo
è un conoscente dei genitori del piccolo e aveva trascorso la serata di domenica a casa di amici in comune, in una palazzina di Rosciano: ora deve rispondere del reato di lesioni colpose gravi.
Dal pediatrico Salesi di Ancona, intanto, arrivano notizie positive: il bimbo sta meglio. A ricostruire quelle ore drammatiche è il nonno. «Intorno alle 3 della notte tra domenica e lunedì», racconta, «mio nipote ha iniziato a stare male: piangeva, stringeva i pugni e si piegava verso lo stomaco. In un primo momento, i genitori hanno immaginato che quei sintomi fossero legati a ciò che aveva mangiato a pranzo. Ma a un certo punto, visto che la situazione non migliorava, hanno deciso di portarlo all’ospedale di Chieti. All’inizio i medici hanno ipotizzato che potesse trattarsi di una crisi epilettica». Dalle analisi delle urine è però emerso che il piccolo paziente aveva assunto cannabinoidi.
«Dopo un po’», continua l’uomo, «ho ricevuto una telefonata sul cellulare da un numero sconosciuto. Era il 47enne che aveva trascorso la serata precedente nell’abitazione dove si trovava anche il bambino: parliamo dell’appartamento accanto a quello di mio figlio. Domenica sera, come spesso accade, mio nipote stava giocando con il figlio piccolo dei padroni di casa». Dopo la telefonata, il 47enne si è precipitato in ospedale e ha riferito ciò che era accaduto. «Lunedì mattina», continua il nonno, «quell’uomo è andato in un bar del paese e ha visto una dipendente piangere. Quando le ha chiesto il motivo, ha scoperto che il piccolo era finito in ospedale e stava male. A quel punto ha ricollegato il fatto a un episodio al quale non aveva dato peso: la sera precedente, una volta tornato a casa, il 47enne si era accorto di aver perso una piccola quantità di hashish. Probabilmente, mentre si trovava nell’appartamento dell’amico, il “fumo” gli era caduto inavvertitamente dalla tasca nel momento in cui aveva preso i fazzoletti. E mio nipote, senza che nessuno
se ne accorgesse, ha raccolto e ingoiato l’hashish».
Subito dopo, negli uffici della squadra volante di Chieti, il 47enne si è preso le sue responsabilità. Il pm Fabiana Rapino
ha aperto un’inchiesta. «Per fortuna», conclude il nonno, «mio nipote sta migliorando: secondo i medici, non ha avuto danni cerebrali. Non vedo l’ora di riabbracciarlo».