PESCARA
Cani avvelenati nel parco: due salvati, uno muore
La segnalazione dei residenti nel popoloso quartiere Rancitelli dopo il nuovo caso di questa mattina. LA RISPOSTA DEL COMUNE E LA CONTRO-REPLICA
PESCARA. Cani avvelenati nel parco di via Lago di Capestrano. I residenti della zona del popoloso quartiere Rancitelli protestano per lo stato di degrado del parco, sprovvisto da anni di custode e lasciato all'abbandono.
"Già due cani hanno rischiato la vita per avvelenamento", riferisce un residente, "per fortuna siamo riusciti a salvarli, avendoli portati subito in clinica. Stamattina è stata trovata questa povera bestiolina che non ha avuto la stessa fortuna degli altri".
All'ennesimo caso di avvelenamento i residenti dicono che si sono rivolti al sindaco Carlo Masci senza però, sostengono, ricevere risposta.
LA RISPOSTA. Sul caso è intervenuta la presidente della Commissione sociale e del mondo animale del Comune, Marialuigia Montopolino confermando che la sala operativa quel giorno ha ricevuto una chiamata per segnalare un cadavere di un cane rinvenuto nel Parco. "E' intervenuto direttamente il proprietario del cane che ha recuperato il corpo e ha contattato il Comando per chiedere le modalità per smaltirlo", scrive la Montopolino sostenendo che il proprietario non avesse assolutamente lasciato intendere che la morte potesse essere avvenuta con dolo da parte di terzi, "pertanto", desume, "non possono trarsi valutazioni su situazioni che non si conoscono". La presidente della Commissione comunale ricorda che icasi di avvelenamento devono essere accertati dalla Asl veterinaria ce che esiste il portale degli avvelenamenti dove i veterinari sono tenuti a segnalare e la Asl effettua accertamenti e adotta provvedimenti. "Pertanto tutto ciò che è al di fuori da questo protocollo sono, evidentemente, solo parole che non trovano fondamento e riscontro così come è avvenuto per i precedenti articoli su altre situazioni simili ove non vi era nessuna segnalazione al portale degli avvelenamenti. Non possiamo dire e sostenere che si tratti di avvelenamento in quanto non abbiamo nessun documento Asl che ci certifichi che i decessi siano dovuti a sostanze velenose, anche perché il cane è deceduto mentre era nel parco a giocare con altri cagnolini. Inoltre", aggiunge la Montopolino, "in merito alla lamentela di una non risposta delle Istituzioni, ricordiamoci che le segnalazioni vanno fatte in via ufficiale attraverso canali istituzionali e non attraverso i profili social, ma che comunque, seguendo l’iter sarebbe stato segnalato il tutto alla Municipale".
LA CONTRO-REPLICA. All'intervento della presidente della Commissione comunale replicano i residenti che hanno segnalato il caso per chiarirle come sono andate le cose quel giorno nel Parco. "Il proprietario lasciava il cane libero da solo e non si è nemmeno accorto che fosse morto fin quando noi altri abbiamo ritrovato il corpo del cane. Quindi che cosa andava a denunciare il padrone?".