SULMONA
Carabiniere ucciso, resta in carcere il cuoco accusato di omicidio
Arresto convalidato al 34enne trovato con un tasso alcolico cinque volte sopra la norma dopo la tragedia al posto di controllo di Terno d'Isola
BERGAMO. Resta in carcere Matteo Colombi Manzi, il cuoco di 34 anni arrestato domenica notte per aver travolto e ucciso a un posto di controllo a Terno d'Isola l'appuntato dei carabinieri Emanuele Anzini, di 41 anni.
Oggi il giudice dell'indagine preliminare del Tribunale di Bergamo, Federica Gaudino, ha convalidato l'arresto, disponendo la custodia in carcere per l'indagato che dovrà difendersi dall'accusa di omicidio volontario. Colombi Manzi, difeso dall'avvocato Federico Riva, nell'interrogatorio ha raccontato di non aver visto il carabiniere, di essersi accorto solo successivamente di quanto accaduto e di essere rimasto pietrificato una volta tornato indietro. Ha anche ammesso di aver bevuto, prima a un ricevimento durante il lavoro e poi anche dopo aver finito il turno. L'uomo aveva infatti un tasso alcolico pari a 2,97 grammi per litro, cinque volte il limite. Per questo la procura di Bergamo gli ha contestato l'omicidio volontario con dolo eventuale: dopo l'investimento, si era dato alla fuga, salvo poi tornare al posto di controllo dieci minuti più tardi.