Case popolari nel degrado, ecco la stangata. Cremonese: “Noi porteremo a termine i lavori”

14 Marzo 2025

Un conto da 130mila euro “per ripulire e mettere in sicurezza l’area”. Tanto dovrà spendere il Comune di Pescara per cancellare il degrado delle case popolari abbandonate in via Tronto. Il consigliere comunale civico Domenico Pettinari la chiama “beffa”

PESCARA. Un conto da 130mila euro «per ripulire e mettere in sicurezza l’area». Tanto dovrà spendere il Comune di Pescara per cancellare il degrado delle case popolari abbandonate in via Tronto. Il consigliere comunale civico Domenico Pettinari la chiama «beffa» e aggiunge: «La cosa diventa ancora più grave se pensiamo che il Comune, già il 13 aprile del 2023, fu avvertito dai residenti della zona della problematica dell’abbandono incontrollato del sito con diverse segnalazioni e lo stesso fu costretto a intervenire, con dei primi lavori di bonifica pari a oltre 31 mila euro. Ma come si sa», dice Pettinari, «il lupo perde il pelo e non il vizio e l’area è stata di nuovo abbandonata senza controllo per anni e oggi siamo arrivati a spendere oltre 150mila euro totali per bonificare il degrado».

Nei giorni scorsi, nel cantiere fermo c’era stato un sopralluogo del Comune e della Asl. «La Asl», ricostruisce Pettinari, «ha chiesto al Comune di emettere un’ordinanza nei confronti del proprietario dell’immobile, in questo caso l’Ater, per bonificare subito l’area e il Comune è stato costretto, dietro un verbale di somma urgenza, a approvare lavori, con delibera di giunta numero 148 dell’11 marzo per oltre 130mila finalizzati a ripulire e mettere in sicurezza l’area, delibera», sottolinea il consigliere, «che diventerà un debito fuori bilancio da far approvare in consiglio».

Contro Pettinari, si scaglia l’assessore Alfredo Cremonese di Fratelli d’Italia: «Invece di plaudire al lavoro fatto dell'Amministrazione, avviato da novembre, per mettere in sicurezza e ridare dignità alla zona tra via Tronto e via Trigno, ai fini della ripresa dei lavori di ultimazione dei due edifici popolari, attacca le iniziative promosse dall'assessorato e le relative spese. Fino ad oggi Pettinari ha sempre lamentato la situazione dei due palazzi in costruzione, dove i contenziosi hanno bloccato i lavori ormai da anni e ha contestato la scarsità delle risorse destinate all’Erp. E poi, quando l’amministrazione comunale attiva un intervento che va nella direzione che ci è stata chiesta dai cittadini, fa partire una contestazione che poi diventa un minestrone di polemiche. Mi preme chiarire a Pettinari che gli interventi hanno un costo, non si può pensare di realizzarli gratuitamente, e mi sarei aspettato, dopo i complimenti arrivati in aula sulla gestione dell'Erp, quanto meno un riconoscimento del lavoro avviato in questi mesi dal mio assessorato per superare una situazione annosa e non più accettabile. Ciò che vogliamo è ridare dignità a quella zona: lo stiamo facendo, gli interventi di bonifica sono partiti e presto saranno chiusi gli accessi ai due palazzi per bloccare le occupazioni abusive, sarà prosciugata l’area sottostante i due edifici e saranno riaperte la strada (via Trigno) e la piazza per restituirle alla collettività. L'obiettivo finale, questo il nostro impegno, è il completamento delle palazzine. C’è chi parla e chi fa».