«Chiedo solo i chilometri Per cene e hotel pago io»

Alessandrini svela le cifre dei rimborsi per le spese dei suoi viaggi istituzionali Il Comune ha versato al primo cittadino nel giro di un anno 2.587 euro

PESCARA. Niente cene luculliane in locali di lusso a spese del Comune, come ha fatto l’ex sindaco della capitale Ignazio Marino. Marco Alessandrini, quando va nei ristoranti, ha l’abitudine di pagare i conti con la sua carta di credito personale. È la figura di un sindaco sobrio, attento alle spese, quella che emerge leggendo le cifre dei rimborsi spese del primo cittadino. Alessandrini da giugno del 2014, cioè dal giorno del suo insediamento, fino ad oggi si è fatto restituire dal Comune solo i soldi spesi per i viaggi istituzionali. Questo è almeno quanto risulta dalla nota spese fornita dall’amministrazione comunale.

Quanto è stato speso. Fatto sta che chi si aspettava di trovare ricevute per centinaia di euro, come quelle presentate dal suo ex collega Marino al Comune capitolino, rimarrà sicuramente deluso. Alessandrini, nell’arco di un anno, si è fatto rimborsare in tutto 2.587,67 euro, cioè appena un quarto della cifra complessiva impegnata in bilancio per le spese riservate alla segreteria del primo cittadino.

«Non esiste un capitolo dedicato al sindaco», precisa l’amministrazione comunale, «ma un capitolo di bilancio dove l’amministrazione attinge per le missioni del primo cittadino». E poi aggiunge: «Dal giorno dell’elezione ad oggi, quindi per le annualità 2014-2015, la relativa cifra impegnata è stata pari a 9.852,55 euro. La cifra spesa è stata di 5.630,19 euro, di cui 2.587,67 euro rimborsati al sindaco per le trasferte fuori regione e all’estero».

Ecco i rimborsi. Alessandrini, in 16 mesi di consiliatura, si è fatto rimborsare solo le spese per i viaggi in aereo o in treno e talvolta l’hotel. Lui ha provveduto a pagarsi vitto e qualche volta l’alloggio, non solo per se stesso, ma anche per la sua consorte, quando lo ha seguito nei suoi viaggi, e per i suoi collaboratori. «Si tratta di cifre legate soprattutto agli spostamenti aerei e in treno e trasferimenti, nonché pernottamenti», sottolinea la nota dell’amministrazione, «non ci sono richieste di rimborso per il vitto che, fino ad oggi, è stato a carico del primo cittadino».

Entrando nel dettaglio delle cifre, si scopre che la prima richiesta di rimborso è stata presentata a novembre dell’anno scorso. Più precisamente per il viaggio, che si è svolto dal 5 all’8 novembre, per partecipare all’assemblea annuale dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) a Milano. In quell’occasione Alessandrini ha incontrato il suo collega di Milano e suo grande amico Giuliano Pisapia. Ebbene, per quella trasferta di quattro giorni il sindaco ha richiesto e ottenuto dal Comune un rimborso di 177,9 euro. Sempre nel mese di novembre, il sindaco è poi ripartito alla volta di Bruxelles per partecipare, nei giorni dal 16 al 18, alla conferenza di lancio della macroregione adriatico ionica. Quel viaggio è costato al Comune 95,70 euro, solo il costo del biglietto aereo.

Alessandrini è poi ripartito il 6 febbraio di quest’anno per una visita istituzionale al primo ministro dell’Albania Edi Rama. Visita durata due giorni. Per quella trasferta il Comune ha rimborsato al sindaco 415 euro, ossia le spese per il volo e il pernottamento. Poi, dal 23 al 25 dello stesso mese, altro viaggio sempre per il progetto della macroregione: rimborso di 320,48 euro. Il 9 e 10 aprile, invece, il sindaco si è recato a Grenoble per andare a presentare il progetto di riqualificazione di Fontanelle. Al Comune è costato 93,83 euro di viaggio. Il 15 aprile, altro viaggio a Milano per partecipare ai funerali di Stato delle vittime del tribunale di Milano: 354 euro per il treno e l’aereo. Il 24 aprile, viaggio a Milano per l’Expo: 298 euro di aereo. E ancora: 2-3 maggio, viaggio a Milano per l’inaugurazione della Casa Abruzzo, 165 euro; 21 maggio, ancora a Milano per l’Expe, 283 euro; 8 luglio, di nuovo all’Expo: 384,76 euro per il volo.

Auto blu. Il sindaco ha a disposizione due autisti per gli spostamenti con l’auto blu, una vecchia Audi A6. Ma del servizio usufruiscono, oltre al sindaco, anche gli assessori e i dirigenti. I viaggi più frequenti sono quelli per L’Aquila e Roma.

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