Cinghiali abbattuti nel parco, il Comune: garantita la sicurezza
Il comandante Casale: «Bisognava agire tempestivamente per salvaguardare i presenti e chi sarebbe arrivato poi»
MONTESILVANO. L’abbattimento dei cinghiali nel parco della Libertà è avvenuto in totale sicurezza per le persone presenti. A chiarirlo sono il comandante della polizia locale di Montesilvano, Nicolino Casale, il gestore del chiosco dell’area verde, Alessio Sigismondi, e il sindaco Ottavio De Martinis.
L’episodio è avvenuto sabato pomeriggio quando tre ungulati si sono introdotti nell’area verde di viale Aldo Moro attraverso un buco nella recinzione e si sono aggirati nel parco spaventando le famiglie presenti. Allertata della presenza dei cinghiali, la polizia locale ha inviato, come previsto da un’ordinanza del sindaco, le guardie venatorie che sono intervenute abbattendo i tre animali. Una circostanza che ha impressionato molto la città e che ha sollevato inevitabili polemiche sia da parte di coloro che ritenevano non necessario uccidere gli animali, sia da parte di chi, invece, pensa che sarebbe stata necessaria una maggiore prudenza dato il luogo pubblico e la presenza di adulti e bambini. A chiarire la situazione è proprio il gestore che riferisce di aver allertato la polizia locale e, contemporaneamente, di aver esortato i pochi presenti a rifugiarsi nel chiosco o, in alternativa, ad abbandonare il parco, mettendo dunque tutti in sicurezza e sottraendo, soprattutto i più piccoli, a situazioni di pericolo o alla vista di scene che avrebbero potuto urtare la loro sensibilità. «Dalla chiamata del gestore all’abbattimento dei tre cinghiali da parte delle guardie venatorie, sono trascorsi non più di 30 minuti», riferisce il comandante Casale. «Nella situazione in cui ci siamo trovati, abbiamo pensato al male minore: abbattere i cinghiali per salvaguardare chi era presente nel parco e anche chi, da lì a poco, vi avrebbe fatto accesso, considerando che la situazione andava risolta nella maniera più adeguata e tempestiva. Aggiungiamo che i cinghiali, spaventati anche per la presenza di persone e addetti ai lavori, avrebbero potuto costituire un serio pericolo».
Il primo cittadino ricorda, invece l’ordinanza attiva dal 2022 in città e che consente alle guardie venatorie volontarie, formate e autorizzate, di abbattere i cinghiali che si avvicinano alle aree più antropizzate. Finora, sono 28 gli animali uccisi tramite tale attività di contrasto. Quanto alla rete danneggiata, attraverso la quale i cinghiali sono entrati nel parco, e che era già stata segnalata dal gestore, il sindaco chiarisce: «Eravamo a conoscenza, da qualche giorno, della richiesta del gestore di potenziare la rete che divide il perimetro del parco dal lungofiume. A seguito di una pec inviata dal gestore di Rifugio Urbano all’amministrazione, il giorno seguente abbiamo mandato tecnici e ditta, per un sopralluogo e per procedere con l’intervento. Sfortuna ha voluto che prima dell’inizio dei lavori, ci siano capitati i tre cinghiali». Intanto ieri in commissione, i consiglieri alle prese con l’aggiornamento del regolamento di polizia urbana hanno deciso di introdurre un articolo che prevede di evacuare preventivamente le aree in cui dovessero intervenire le guardie venatorie o gli stessi agenti per l’abbattimento di animali.