Città Sant’Angelo, approvato il nuovo Prg

L’assessore Di Bonaventura: nuove offerte ricettive in centro, ma prosegue il confronto con i cittadini
CITTA’ SANT’ANGELO. Il consiglio comunale di Citta'Sant'Angelo ha approvato il nuovo Piano regolatore generale. L'obiettivo dello strumento di programmazione territoriale è una città che sviluppi un contesto urbano di qualità. «Il documento», spiega l'assessore Gino Di Bonaventura, «costituisce l'atto di indirizzo che orienta il percorso di definizione delle scelte di tipo urbanistico. In questo senso l'atto amministrativo è funzionale a proseguire il confronto con i cittadini, con le parti sociali e con gli enti e le istituzioni cointeressate alle azioni di governo territoriale che verranno effettuate e definite dal Prg».
Lo staff tecnico che ha curato il documento è costituito da Donato D'Alonzo e Nicola Cavicchia, dipendenti comunali del settore Gestione del territorio, affiancati per la progettazione urbanistica e territoriale da Paolo Favole, Angela Airoldi, Alessandro Oliveri. Soddisfatto anche il sindaco Gabriele Florindi per l'ampia condivisione che il documento ha avuto in consiglio comunale. «Le scelte relative al Piano», si legge nel testo del documento «deriveranno da un percorso collettivo di riflessione attorno allo scenario territoriale che la comunità ritiene auspicabile e meglio rispondente a valorizzare le opportunità e le caratteristiche che il territorio comunale presenta. Questo atto di indirizzo intende definire il sistema di principi, di obiettivi e di strategie attraverso le quali si intendono successivamente operare le scelte più puntuali del Prg». Tanti gli interventi inseriti nella "trama progettuale" per il Prg: dalle nuove offerte ricettive nel centro storico, alle ipotesi di sviluppo nella qualità dell'abitare, nel lavoro, nella zona marina. I principi di formulazione del piano urbanistico, che esprimono quindi il mandato programmatico dell'amministrazione comunale, puntano a una città che abbia spazi e occasioni di incontro, dove ogni nucleo familiare possa abitare e non solo risiedere, in un alloggio adeguato e inserito in un contesto urbano, paesistico e ambientale di qualità. (c.f.)
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