Considan, si dimette il direttore
Santedicola guidava l’ente dopo l’addio di D’Annunzio
MONTESILVANO. Il Considan è decapitato. Dopo le dimissioni del presidente Nino D’Annunzio, il 21 giugno, ha lasciato ieri il suo posto anche il direttore Marco Santedicola, che assieme a D’Annunzio e ad altre sedici persone è stato perquisito e risulta indagato nell’ambito di una inchiesta del pm Aldo Aceto su presunti appalti sospetti, assunzioni clientelari e finanziamento illecito ai partiti.
A Santedicola il consiglio di amministrazione del Consorzio di depurazione delle acque nere, convocato d’urgenza dopo l’abbandono di D’Annunzio, aveva affidato la gestione provvisoria dell’ente. A pochi giorni di distanza dalla designazione, però, il dirigente ha rimesso il mandato: «Ho sempre agito con onestà e senso del dovere» ha spiegato, «ma oggi non ho più lo stimolo per continuare e quindi, nell’interesse dell’azienda, ho deciso di dimettermi». Nessun dietrofront neppure quando il sindaco Pasquale Cordoma, al pari dei colleghi di Città Sant’Angelo, Graziano Gabriele, e di Silvi, Gaetano Vallescura, gli hanno chiesto di ripensarci. Il Cda, già riconvocato per oggi, alle 18, è chiamato a nuove decisioni. Ma il successore, annuncia Cordoma, è già stato scelto: «Abbiamo pregato Santedicola di ritirare le dimissioni, ma lui è stato irremovibile. Resterà come impiegato, ma non svolgerà più le funzioni di direttore. Domani (oggi, ndr) nomineremo una persona capace, che sbroglierà la matassa». Il nuovo direttore dovrà occuparsi di un problema di difficile soluzione: l’Ato, infatti, ha chiesto la consegna del depuratore, questione che il Considan ha da tempo messo nelle mani del Tar.
«Abbiamo ricevuto dall’Ato una lettera quasi intimidatoria nella quale dicono che dal primo luglio verranno a prendersi il depuratore» ha spiegato il sindaco, «ma noi non abbiamo alcuna intenzione di cederlo e ci sono i presupposti legali per rifiutare di consegnarlo». Intanto Cordoma ha deciso il giro di vite sugli stipendi dei dirigenti degli enti strumentali: «Non ci saranno più stipendi da 5-6 mila euro, i direttori degli enti, dal Considan alla Deborah Ferrigno, guadagneranno 1500 euro al mese, soldi che, nel caso dell’azienda speciale, saranno riversati sui servizi. Ma abbatteremo le indennità anche dei presidenti e dei componenti dei Cda: la politica del risparmio passerà anche sulle loro teste». Si è dimesso, intanto, come aveva chiesto il sindaco per ragioni di opportunità a tutti di vertici degli enti, il direttore della Ferrigno Gianluca Di Blasio. La nomina dei nuovi dirigenti è prevista dopo l’insediamento del nuovo consiglio comunale, il 5 luglio.
A Santedicola il consiglio di amministrazione del Consorzio di depurazione delle acque nere, convocato d’urgenza dopo l’abbandono di D’Annunzio, aveva affidato la gestione provvisoria dell’ente. A pochi giorni di distanza dalla designazione, però, il dirigente ha rimesso il mandato: «Ho sempre agito con onestà e senso del dovere» ha spiegato, «ma oggi non ho più lo stimolo per continuare e quindi, nell’interesse dell’azienda, ho deciso di dimettermi». Nessun dietrofront neppure quando il sindaco Pasquale Cordoma, al pari dei colleghi di Città Sant’Angelo, Graziano Gabriele, e di Silvi, Gaetano Vallescura, gli hanno chiesto di ripensarci. Il Cda, già riconvocato per oggi, alle 18, è chiamato a nuove decisioni. Ma il successore, annuncia Cordoma, è già stato scelto: «Abbiamo pregato Santedicola di ritirare le dimissioni, ma lui è stato irremovibile. Resterà come impiegato, ma non svolgerà più le funzioni di direttore. Domani (oggi, ndr) nomineremo una persona capace, che sbroglierà la matassa». Il nuovo direttore dovrà occuparsi di un problema di difficile soluzione: l’Ato, infatti, ha chiesto la consegna del depuratore, questione che il Considan ha da tempo messo nelle mani del Tar.
«Abbiamo ricevuto dall’Ato una lettera quasi intimidatoria nella quale dicono che dal primo luglio verranno a prendersi il depuratore» ha spiegato il sindaco, «ma noi non abbiamo alcuna intenzione di cederlo e ci sono i presupposti legali per rifiutare di consegnarlo». Intanto Cordoma ha deciso il giro di vite sugli stipendi dei dirigenti degli enti strumentali: «Non ci saranno più stipendi da 5-6 mila euro, i direttori degli enti, dal Considan alla Deborah Ferrigno, guadagneranno 1500 euro al mese, soldi che, nel caso dell’azienda speciale, saranno riversati sui servizi. Ma abbatteremo le indennità anche dei presidenti e dei componenti dei Cda: la politica del risparmio passerà anche sulle loro teste». Si è dimesso, intanto, come aveva chiesto il sindaco per ragioni di opportunità a tutti di vertici degli enti, il direttore della Ferrigno Gianluca Di Blasio. La nomina dei nuovi dirigenti è prevista dopo l’insediamento del nuovo consiglio comunale, il 5 luglio.