Crescenti: con Carlo l’amicizia di una vita
Chi sono i suoi amici? «Ennio Giansante che conosco dall’infanzia e Uberto Crescenti che conosco dall’università, da quando avevo 19 anni». Così raccontò Carlo Pace a Luana Rovini in un’intervista...
Chi sono i suoi amici? «Ennio Giansante che conosco dall’infanzia e Uberto Crescenti che conosco dall’università, da quando avevo 19 anni». Così raccontò Carlo Pace a Luana Rovini in un’intervista sul Centro alla vigilia del ballottaggio con Collevecchio nel 1994. E così ripete, oggi che Pace è improvvisamente venuto a mancare, uno di quegli amici, l’ex rettore dell’università D’Annunzio Uberto Crescenti. «Io ero di San Benedetto, a Roma all’univeristà frequentavo i pescaresi e conobbi Carlo che stava a Ingegneria, ed Ennio a Economia. Io facevo geologia ma tra noi nacque un’amicizia che è durata tutta la vita». Un’amicizia che nel tempo si è declinata anche in collaborazione professionale, come racconta Crescenti: «Quando arrivai a Pescara nel 1960 Carlo faceva l’assistente ad Architettura e il libero professionista, come ingegnere era un ottimo calcolatore delle strutture. E quando passai ad Ancona, tra il 1974 e il ’75 riuscii a farlo venire con me all’università come ricercatore. Rimanemmo lì fino al 1984 e quando tornai a Pescara come rettore nel 1985 rientrò anche lui come ricercatore ad Architettura. Siamo sempre stati molto uniti. Tante passeggiate in montagna, la passione per il tennis con cui arrivammo in semifinale ai campionati universitari nazionali. Una persona disponibile, mai polemica, ma soprattutto onesta e pulita. Quando si candidò a sindaco gli diedi una grossa mano. Il rapporto si incrinò per l’Aurum. Io volevo ristruttturarlo per l’università e lui non volle, l’Aurum passò al Comune. Fu un episodio che mise in crisi la nostra amicizia. Ma oggi perdo un grande amico». (s.d.l.)