PIANELLA. L’ex parlamentare, ex sindaco di Pianella ed ex presidente dell’Ambito territoriale ottimale (Ato 4) Giorgio D’Ambrosio dovrà restituire diecimila euro per il danno d’immagine provocato dalle vicende che lo hanno riguardato negli anni passati.
La decisione è della prima sezione d’appello di Roma della Corte dei conti che ha respinto il ricorso presentato proprio da D’Ambrosio dopo la condanna della Corte dei conti dell’Aquila, arrivata a maggio del 2021, al pagamento di diecimila euro in favore dell’Ente regionale per il servizio idrico integrato.
L’azione per danno d’immagine è stata avviata dal Procuratore regionale per l’Abruzzo (che aveva inizialmente quantificato in 30mila euro il danno di immagine) alla luce della condanna di D’Ambrosio per aver usato le auto di servizio e il telepass dell’Ato per raggiungere Roma per finalità estranee a quelle dell’ente e per la vicenda degli esami universitari da sostenere e della laurea per i quali avrebbe pagato un docente.
La prima sezione centrale ha respinto su tutta la linea quanto sostenuto da D’Ambrosio. La sentenza penale, hanno evidenziato i magistrati, costituisce condizione di procedibilità dell’azione del giudice contabile, senza esporre il convenuto a un processo infinito. Il rigetto riguarda anche la questione di legittimità costituzionale dell'impianto normativo che attribuisce al giudice contabile la giurisdizione sul danno da immagine, essendo previsto espressamente dalla legge. Non è stata accolta neppure la richiesta di D’Ambrosio di ridurre la somma da versare.
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