D’Amico: «Spariranno i disservizi nei bus»

Il presidente di Tua replica ai sindacati e ai 5Stelle che hanno denunciato problemi nell’ex Gtm

PESCARA. Il presidente dell’azienda di trasporto Tua, che ha assorbito Gtm, Arpa e Sangritana, Luciano D’Amico respinge al mittente gli allarmi lanciati da alcuni sindacati e dal consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari sui presunti disservizi degli autobus dell’ex Gtm.

«In riferimento alla denuncia dei sindacati Faisa Cisal e Ugl trasporti sui presunti disservizi che sarebbero presenti nell'ex Gtm, si legge in una nota della società, «il presidente di Tua Luciano D’Amico ribatte precisando che gli autori dell'esposto colpiscono l'azienda per tutelare i privilegi di alcuni alterando la realtà dei fatti e producendo confusione e populismo al solo fine di ricattare l'azienda e di screditarla di fronte all'opinione pubblica».

«Posso confermare che il servizio pneumatici è gestito all’interno di Tua nell’ex Arpa dal 30 settembre», dice il presidente», mentre per la ex Gtm si è in attesa della scadenza del contratto di affidamento esterno il prossimo 30 novembre, da quella data anche questo servizio sarà affidato all'interno. La foresteria di Penne è da tempo chiusa (ad esclusione dei servizi igienici) perché ubicata in una palazzina storica soggetta a vincolo della Sovrintendenza, la cui ristrutturazione risulterebbe eccessivamente onerosa e non giustificata (mentre è stata realizzata la bonifica ambientale per la rimozione dell'amianto). Si è già deliberato di reinternalizzare il servizio di svuotamento delle emettitrici a bordo alla scadenza del contratto di affidamento esterno, eliminando i disservizi lamentati».

D'Amico spiega, inoltre, che il servizio di segnalamento delle paline elettroniche è in corso di aggiornamento. Il carro attrezzi ex Gtm verrà dismesso, essendo eccessivamente oneroso l'esercizio diretto anche a causa delle indennità di reperibilità (molto care alle citate frange estremiste cui interessa molto più la possibile prebenda che non l'efficienza e l'economicità del servizio». D’Amico quindi si chiede: «Quali privilegi difendono le frange minoritarie che non hanno firmato il contratto aziendale di secondo livello e che hanno animato questa protesta specifica (emettitrici, servizio pneumatici, carro attrezzi)?». «Secondo i vecchi contratti, i sindacalisti Ugl e i provinciali Faisa», dice D'Amico, «pur essendo solo cinquantenni, godevano di un turno di lavoro, cosiddetto di minor aggravio. Ma le prebende sono state eliminate con il nuovo contratto aziendale».

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