Difficile compilare i bollettini Tari I cittadini rinunciano al fai-da-te
Ancora caos per il pagamento della tassa sui rifiuti, i modelli F24 spediti dal Comune non arrivano I contribuenti costretti a rivolgersi ai Caf o agli studi dei commercialisti per essere aiutati
PESCARA. Per la Tari è sempre più caos. I modelli F24 precompilati per effettuare i pagamenti che il Comune ha assicurato di aver spedito da giorni non sono ancora stati recapitati nelle case dei contribuenti, mentre si avvicina la seconda scadenza del 16 giugno fissata per pagare la tassa sui rifiuti in un’unica soluzione, oppure la prima rata che avrebbe dovuto essere versata il 31 maggio scorso, se i bollettini fossero arrivati in tempo. Diversi contribuenti hanno tentato il fai-da-te, ossia di procedere da soli al conteggio dell’imposta andando sul sito del Comune, dove c’è un apposito calcolatore, ma hanno dovuto rinunciarci, perché hanno trovato difficoltà nella compilazione. E c’è chi ha deciso di farsi aiutare da un Caf o da un commercialista. Il calcolatore Tari dovrebbe servire non solo per determinare l’importo della tassa da pagare, ma anche per ottenere una copia compilata del modello F24 necessaria per versare la Tari in banca o alla Posta. La carenza di informazioni, tuttavia, crea incertezza. Il contribuente che accede al sito Internet del Comune (www.comune.pescara.it) viene messo fuori strada, perché viene invitato a richiedere i modelli F24 rivolgendosi all’Ufficio tributi o scrivendo una mail all’ente. «In caso il contribuente non abbia ricevuto l’avviso di pagamento», si legge sul sito, «è possibile ottenerne una copia con i relativi modelli F24 (ristampabili anche dal proprio cassetto fiscale) inoltrando la richiesta all’indirizzo di posta elettronica tari@comune.pescara.it, o recandosi presso l’Ufficio tributi». Chi non si fa ingannare da queste indicazioni e riesce a districarsi nei meandri del sito, può riuscire a raggiungere il Calcolatore Tari. Cliccando, invece, sull’icona Cassetto fiscale si entra in un’altra pagina dove si richiede al contribuente di registrarsi al sito prima di accedere al calcolo della tassa sui rifiuti. In entrambi i casi, la strada da percorrere non appare facile. I contribuenti devono essere in possesso di alcuni dati dell’immobile e devono sapere quali agevolazioni e riduzioni applicare, nel caso siano previste, prima di cliccare sul calcolo automatico.
Maggiori difficoltà sorgono quando l’importo del tributo deve essere determinato tenendo conto di variazioni nel possesso dell’immobile. È necessario, in questo caso, procedere a un doppio calcolo. Ad esempio, avendo diritto a una specifica riduzione dal primo maggio, bisognerà effettuare il primo calcolo per il periodo primo gennaio-30 aprile senza alcuna riduzione e cliccare sul pulsante «memorizza immobile»; poi, procedere al secondo calcolo selezionando la riduzione dal primo maggio al 31 dicembre. «Il caos aumenta», commenta Guerino Testa (Ncd), «la colpa è del Comune che avrebbe dovuto inviare per tempo gli F24».
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