ESTATE A SECCO
Diga di Penne, dal 10 luglio interrotta l’erogazione idrica
Lo stop è dovuto al raggiungimento del livello minimo di invaso, e dalla necessità di proseguire lavori di manutenzione straordinaria sul bacino artificiale. Meno acqua per i campi e i comuni
PENNE. L’erogazione idrica dalla diga di Penne viene interrotta indicativamente dal prossimo 10 luglio. Uno stop dovuto alla concomitanza di due fattori: da un lato l'ormai prossimo raggiungimento del livello minimo di invaso, dall’altro la necessità di proseguire i lavori di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura idraulica, realizzata tra il 1963 e il 1969 sul fiume Tavo. A comunicarlo il presidente del Consorzio di Bonifica Centro Enisio Tocco, dopo l’ultimo recente incontro con i tecnici e l’impresa affidataria. Proprio la Diga di Penne è infatti interessata da lavori per un milione e 650mila euro di fondi del Ministero delle Infrastrutture, a cui si sommano risorse regionali per un ulteriore milione, che permetteranno la manutenzione degli organi di fondo, ovvero delle macchine idrauliche che regolano i flussi d’acqua del bacino artificiale.
“Si è parlato di dragaggio in queste settimane – ha commentato il presidente Tocco – in realtà l’intervento che il Consorzio di Bonifica Centro ha avviato è ben più complesso, ha riguardato numerose tipologie di opere (edili, idrauliche e di automazione e monitoraggio) e richiede un’articolata programmazione degli interventi che comporta, appunto, nei prossimi giorni una sospensione dell’erogazione idrica. In particolare, in questa fase, si sta procedendo alle attività propedeutiche allo svaso completo della diga, preannunciato per settembre, e propedeutico alla sistemazione e manutenzione degli organi di fondo dell’impianto, con operazioni straordinarie ed importanti che favoriranno in futuro un migliore utilizzo della diga in sicurezza”.
Nelle prossime settimane, una volta che la mini draga impegnata nei lavori, completato il suo intervento, lascerà l'invaso, il residuo di disponibilità idrica potrà riprendere per qualche giorno, fino allo stop definitivo connesso al raggiungimento del livello minimo di invaso previsto per legge. A quel punto, secondo cronoprogramma, ricevuta l’autorizzazione dalla Regione allo svaso totale che avverrà probabilmente in agosto, i pesci che vivono nell’invaso saranno spostati in appositi bacini opportunamente predisposti, con la collaborazione degli esperti della Cooperativa Cogestre. Poi, terminati tutti gli interventi tutti previsti si provvederà al re invasamento e quindi alla reintroduzione della popolazione ittica del bacino ed infino all’erogazione”.
“Normalmente, ogni anno la diga eroga la risorsa idrica fino a fine agosto – spiegano dal Consorzio di Bonifica Centro – mentre quest’anno, poiché il livello massimo di invaso raggiunto è stato pari ad un terzo di quello storico, necessariamente il periodo di irrigazione si è ridotto: per questa ragione si è deciso di eseguire i lavori in questo periodo”. “Questo sacrificio richiesto agli agricoltori e alle comunità locali - aggiunge il presidente Tocco - permetterà non solo di sistemare gli organi di fondo, ma anche di operare per il futuro in maggiore sicurezza e nel rispetto delle leggi che regolano la disciplina delle dighe di interesse nazionale. Poiché, comunque, anche nelle stagioni più favorevoli non si riesce ad assicurare in modo completo e per l'intera stagione il servizio irriguo, il Consorzio si sta attivando con la Regione e con l'Autorità di Bacino per redigere un innovativo progetto di interconnessione fra i fiumi Pescara e Tavo che, integrando la portata idrica sul bacino del Tavo Saline, assicurerà il servizio per l'intera stagione irrigua”.