Discarica, il Comune non ha ancora deciso sul progetto Deco

14 Luglio 2012

Collecorvino, l’amministrazione del sindaco Zaffiri prende tempo sull’impianto che sorgerà a Caparrone

COLLECORVINO. L’amministrazione di Collecorvino non ha ancora sciolto le riserve in merito alla posizione che assumerà nei riguardi della proposta avanzata dalla Deco Spa di un realizzare un nuovo impianto per lo smaltimento di rifiuti non inquinanti sulle ceneri della ex discarica Bio.Dem di Nicola De Meis a Caparrone. Chiusa la fase calda delle assemblee pubbliche convocate dagli stessi amministratori per tastare il polso e confrontarsi con la popolazione, è tempo per la maggioranza del sindaco Antonio Zaffiri di tirare le somme e decidere quale strada intraprendere nell’immediato futuro. Come è stato più volte ribadito dal primo cittadino, gli incontri avevano lo scopo di portare a conoscenza la cittadinanza del progetto ipotizzato dalla Deco per recuperare e riqualificare la vecchia discarica che oggi versa nel più totale degrado, una progettazione che presenta inoltre notevoli vantaggi economici per l’ente locale in termini di contributi per il così detto eco ristoro e infrastrutture, completamente diversa, secondo il sindaco Zaffiri, rispetto a quella presentata lo scorso anno alla commissione Via (valutazione di impatto ambientale) della Regione che la bocciò. Il progetto fu bloccato anche per la serrata protesta dei cittadini e dell’associazione ambientalista Ripamare, oltre che per le sue caratteristiche sostanziali che lo rendevano inadeguato, sotto diversi punti di vista, per quella specifica collocazione. L’aria però non è cambiata a Collecorvino, i residenti in particolare quelli della frazione di Caparrone, hanno manifestato chiaramente il proprio dissenso anche per l’attuale proposta, invitando il sindaco a rinunciare a ogni altra iniziativa finalizzata ad approfondire la questione. Il sindaco non si sbilancia e si riserva di utilizzare le sollecitazioni e gli spunti di riflessione emersi nelle riunioni per valutare il da farsi, confermando la volontà dell’amministrazione di tutelare l’ambiente, l’economia della zona e la salute dei cittadini.

«Abbiamo scelto di utilizzare la democrazia partecipativa», sottolinea il sindaco Zaffiri, «per coinvolgere i cittadini nelle scelte dell’amministrazione, come annunciato in campagna elettorale. La necessità di trovare la strada migliore per sventare il dissesto legato al risarcimento milionario che il Comune deve a De Meis potrebbe passare anche per l’ipotesi di questa discarica, ma le soluzioni che stiamo vagliando sono diverse. Molte polemiche da parte degli oppositori politici sono strumentali, mirate a ottenere visibilità. La tesi sposata da Rifondazione Comunista», continua Zaffiri, «di riaprire l’iter giudiziario nei confronti della Bio.dem, qualora ci fossero i presupposti, non potrebbe annullare la sentenza di risarcimento odierna ma darebbe vita a un nuovo e oneroso procedimento giudiziario». «Va chiarito», aggiunge il consigliere delegato all’Ambiente Simone Orlando, residente proprio a Caparrone, «che è la Regione a rilasciare l’autorizzazione all’apertura della discarica, il Comune avrebbe un ruolo solo nell’accordo di programma per la realizzazione di una viabilità alternativa a servizio dell’impianto. Compito e merito di questa amministrazione è invece aver deciso di risolvere una problematica rimasta per troppo tempo nel dimenticatoio. Quel sito va messo in sicurezza e riqualificato per il bene della collettività».

Claudia Ficcaglia

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