Dragaggio, a giorni i risultati delle analisi. L’Arta: non sono rifiuti pericolosi
Saranno diffusi durante la prossima settimana, probabilmente entro mercoledì, i risultati delle analisi dei sedimenti di tutto il sistema portuale pescarese effettuate dall’Arta. «Come noto è emersa la presenza di mercurio e altre sostanze», spiega il direttore tecnico Giovanni Damiani, «tutti i valori sono al di sotto dei limiti imposti dalla legge per cui un rifiuto possa essere considerato pericoloso»
PESCARA. Saranno diffusi durante la prossima settimana, probabilmente entro mercoledì, i risultati delle analisi dei sedimenti di tutto il sistema portuale pescarese effettuate, in vista del dragaggio dei fondali, dall’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta). Lo fa sapere il direttore tecnico dell’agenzia, Giovanni Damiani, sottolineando che «come noto è emersa la presenza di mercurio e altre sostanze», ma che, al tempo stesso, «tutti i valori sono al di sotto dei limiti imposti dalla legge per cui un rifiuto possa essere considerato pericoloso».
«Abbiamo dato la priorità assoluta al dragaggio - spiega il direttore - e ci siamo precipitati a consegnare i risultati delle analisi agli enti impegnati nella predisposizione del bando di gara. Abbiamo svolto 8.900 determinazioni e ora abbiamo di fronte una mole di numeri che non si traducono semplicemente in informazioni, ma nei prossimi giorni realizzeremo un riepilogo comprensibile a tutti».
Damiani ricorda inoltre che la tipologia e la quantità delle sostanze «incide sui costi del dragaggio e, di certo, se vi fossero stati dei rifiuti pericolosi i costi sarebbero esplosi». La presenza di mercurio nel fiume Pescara, secondo il direttore tecnico dell’Arta, «è una cosa nota da tempo. Parliamo di un fiume che abbraccia tre delle quattro province abruzzesi e in cui scaricano 99 comuni». Commentando i risultati delle analisi, Augusto De Sanctis del Wwf Abruzzo sottolinea che «si tratta comunque di rifiuti e non possiamo essere felici solo perchè non siamo di fronte a rifiuti pericolosi, la cui presenza sarebbe una cosa assurda. Una volta dragati - conclude - questi materiali andranno trattati e smaltiti».