E a Montesilvano c’è lo sportello per aiutare le donne maltrattate
Attualmente sono nove i casi in carico al Comune: hanno dai 37 ai 50 anni, con figli e senza lavoro E per sensibilizzare la città, spettacolo gratuito, il 3 dicembre al Palacongressi, con Giampiero Mancini
MONTESILVANO. Nove donne, di cui tre straniere e sei italiane. È questo il numero delle vittime di violenza domestica attualmente seguite dallo sportello antiviolenza del Comune di Montesilvano. Hanno tra i 37 e i 50 anni, tutte con figli, principalmente piccoli, non lavorano o sono precarie e non hanno una casa di proprietà. Di loro, due sono arrivate al servizio comunale in maniera spontanea, le altre tramite assistenti sociali. Per sostenerle, il Comune investe mediamente 82mila euro l’anno.
I dati sono forniti dalla presidente della commissione pari opportunità del Comune di Montesilvano, Paola Sardella, in occasione della presentazione dello spettacolo “Natura morta in un fosso” del regista e attore Giampiero Mancini, che andrà in scena il 3 dicembre alle 21 al Pala Dean Martin. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per contribuire alla sensibilizzazione sul tema in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi. Si tratta di un poliziesco, con ingresso gratuito ma vietato ai minori di 14 anni per i suoi contenuti espliciti, scritto da Fausto Paradivino, che ruota intorno all’omicidio di Elisa Orlando e che vede sul palco sua madre, il suo fidanzato, uno spacciatore, una prostituta, un commissario, il suo vice, un poliziotto e un medico legale. «Nonostante il tema, è uno spettacolo in cui per assurdo si ride anche, proprio per cercare di rendere più sopportabile l’uccisione di una ragazza», spiega Mancini, che ancora una volta riveste i panni di un detective. «Purtroppo il tema è sempre tristemente di attualità come evidenzia il caso dell’accoltellamento che ha scosso la nostra città», evidenzia il sindaco Ottavio De Martinis, che ha scelto di presentare lo spettacolo, prodotto da Smo Lab, con gli assessori Alice Amicone e Corinna Sandias e la consigliera Damiana Rossi. «Dopo il successo dell’anno scorso, in cui abbiamo affidato la sensibilizzazione a uno spettacolo, anche quest’anno abbiamo deciso di scommettere sulla forza dell’arte per contribuire all’eliminazione della violenza contro le donne».
Tornando allo spettacolo, «è duro ma necessario», prosegue Mancini, «perché ogni giorno ci troviamo davanti a un bollettino di guerra e ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa. Noi lo facciamo attraverso la parola».