Natale con i più poveri: torna la cena solidale della Comunità di Sant’Egidio
Il responsabile locale Gilberto Grasso: “Nei nostri progetti sono coinvolte tantissime persone che ci aiutano a preparare, in occasioni come questa, cibo da distribuire a chi ne ha più bisogno”
PESCARA. Anche quest’anno la Comunità di Sant’Egidio promuove, a Pescara e in tante città d’Italia, iniziative importanti per permettere alle persone che vivono ai margini della società di trascorrere il Natale in compagnia, consumando un pasto caldo. Storie di solitudine e abbandono, di uomini e donne che vivono in contesti di profondo disagio economico: per loro, che una famiglia spesso non ce l’hanno, il Natale risulta particolarmente difficile, e può enfatizzare il senso di solitudine e la sensazione di marginalizzazione.
La Comunità di Sant’Egidio interviene, da anni, per restituire a tutti gli “invisibili” la possibilità di sentirsi parte di una famiglia, una comunità: “Nei nostri progetti”, spiega Gilberto Grasso, responsabile locale della Comunità, “sono coinvolte tantissime persone che ci aiutano a preparare, in occasioni come questa, cibo da distribuire a chi ne ha più bisogno. Siamo una rete di 150 persone circa, a vario titolo, dai membri interni alle persone che, al di fuori della Comunità, hanno però il desiderio e il piacere di darci una mano”.
Anche domani sera, in occasione della vigilia di Natale, il movimento laicale incontrerà, attraverso una cena itinerante, le persone ospitate dal “Piano Freddo” del Comune e quei senza dimora rimasti a dormire per strada, per vivere assieme a loro un momento di festa e di amicizia, nel segno della solidarietà: “Vogliamo essere nella città una presenza amica che ascolta, che non giudica, e che è disposta ad accogliere chiunque, perché riteniamo che questo sia il modo migliore per rendere la nostra città accogliente e attenta ai bisogni di tutti e specialmente dei più poveri e ridare umanità, in questo modo, a una società che troppo spesso si scopre indifferente e insensibile ai dolori degli altri”, prosegue Gilberto Grasso.
Così sarà anche per il giorno di Natale, che verrà trascorso accanto ad alcune famiglie di migranti che la Comunità sostiene e segue durante tutto l’anno, spesso dal momento stesso dell’arrivo in Italia. Infatti, attraverso il protocollo dei “corridoi umanitari”, siglato dal governo italiano e sviluppato in collaborazione con la parrocchia dei Gesuiti di Pescara Colli, la Comunità aiuta da anni quelle persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato e quindi il diritto di asilo.
“Proprio lo scorso anno abbiamo ospitato una famiglia siriana che fuggiva dalla guerra civile. Queste persone vengono individuate grazie all’attività che le associazioni fanno nei campi profughi e con questo protocollo riescono ad arrivare in Italia evitando pericolosi viaggi della speranza. Oggi questa famiglia si sta integrando in Italia: il padre era un marmista in Siria e ha trovato subito lavoro grazie a un imprenditore locale, e i figli giovanissimi imparano velocemente l’italiano nelle scuole”. È possibile contribuire ai pranzi di Natale della Comunità di Sant’Egidio, donando attraverso una chiamata da rete fissa oppure inviando un sms al 45586, fino al 29 dicembre.
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