E da domani scattano le sanzioni

Chi non è in regola rischia di pagare il 30 per cento in più di tassa sui rifiuti

30 giugno 2015

PESCARA. È partito il conto alla rovescia per pagare la Tari. Oggi, scade il termine e da domani i contribuenti non in regola rischieranno pesanti sanzioni. Sanzioni fino al 30 per cento dell’imposta non versata.

Tuttavia, i cittadini potranno utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso, che prevede sanzioni più leggere, purché il pagamento avvenga entro un anno dalla scadenza.

Ecco quanto si dovrebbe pagare con il ravvedimento operoso. Se il versamento viene effettuato entro il 14esimo giorno dalla scadenza, la sanzione sarà pari allo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo. Gl interessi andranno calcolati a giorni sulla base della percentuale del 2,5 per cento annuo. Se il versamento viene effettuato dal 15esimo ed entro il 30esimo giorno, la sanzione sarà pari al 3 per cento, più gli interessi.

Infine, se il versamento viene effettuato dopo 30 giorni dalla scadenza, la sanzione sarà pari al 3,75 per cento più gli interessi.

In qualunque caso, se il contribuente non dovesse mettersi in regola prima dell’accertamento, o pur avendo versato in ritardo l’imposta non abbia effettuato il versamento comprensivo della sanzione ridotta, verrà applicata la sanzione massima del 30 per cento più gli interessi.

L’amministrazione comunale, a caccia di soldi, ha già previsto un programma energico di lotta all’evasione. A partire dalla Tarsu e dalla Tares, le vecchie imposte sui rifiuti, fino alla Tari. In particolare, dalla banca dati saranno ricavati i dati degli immobili soggetti a tassazione. Da lì, si potrà verificare quali sono i contribuenti che non hanno pagato la tassa. Inoltre, incrociando i dati catastali con la banca dati della tassa sui rifiuti, sarà possibile ricavare l’elenco delle pertinenze non denunciate. L’ufficio del Comune provvederà, poi, ad elaborare la lista di controllo, incrociando i dati dichiarati risultanti dalla banca dati con i versamenti eseguiti dai contribuenti, al fine di poter accertare le violazioni degli omessi o parziali versamenti ed emettere i relativi provvedimenti per il recupero della tassa.(a.ben.)