E Masci promette: gli sfratti proseguiranno

24 Novembre 2024

Il sindaco annuncia: non ci fermiamo, saranno cacciati tutti quelli che occupano le case senza titolo

PESCARA. Sono più di trenta gli sfratti che verranno messi in atto nelle prossime settimane. «Continuiamo a lavorare sulla strada già tracciata, con impegno e grande determinazione», annuncia il sindaco Carlo Masci. Fuori chi ha perso il diritto alle case popolari per le condanne penali e per le morosità, dentro chi aspetta un alloggio da anni. «Negli ultimi anni», spiega Masci, «Pescara si è caratterizzata per un’azione decisa nel contrasto a chi occupa le case di edilizia residenziale pubblica senza averne titolo ed è intenzione di tutti, dal Comune alla prefettura passando per l’Ater e le forze dell’ordine, proseguire in questa direzione per cogliere uno ad uno gli obiettivi che ci siamo posti».
Secondo il sindaco, quello che è successo a Fontanelle con un rogo doloso dopo i primi due sfratti del 2024, è un incidente di percorso: «La strada è tracciata da tempo e non si torna indietro», dice Masci, «l’obiettivo comune a tutti coloro che sono in campo in questa vastissima operazione è di mettere fuori chi non è in regola. D’altronde, è già accaduto nel mio precedente mandato: siamo riusciti a mettere fuori, con un lavoro di squadra costante e vincente, un numero notevole di persone che non avevano diritto a vivere nelle case popolari così come abbiamo buttato giù un fortino della malavita qual era il Ferro di cavallo di via Tavo e ora stiamo tornando in possesso di altre case, seguendo sempre la strada della legalità e con tutte le forze dell’ordine schierate per garantire il rispetto della legge».
Masci è certo: «Si è creato un gruppo di lavoro che si riunisce continuamente, per questioni organizzative, sotto il coordinamento del prefetto Flavio Ferdani e con una volontà unica e univoca: non consentire ai malviventi di farla franca».
Ieri, anche Masci ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica insieme al questore Carlo Solimene e ai vertici delle forze dell’ordine: «Conto molto», osserva il sindaco, «anche sull’attività di indagine delle forze dell’ordine che non si ferma mai e che ha già consentito di dare un volto e un nome a chi si è macchiato di una lunga serie di reati, a Pescara, in centro e in periferia, dai giovani delle baby gang agli spacciatori che vendono morte. La mia fiducia», conclude il sindaco, «è illimitata, nelle forze dell’ordine e in tutte le istituzioni che sono in campo per dare una casa a chi ha diritto, e chiedo ai cittadini per bene di avere fiducia in chi sta perseguendo l’obiettivo di farli vivere tranquilli». (p.l.)