ALANNO. Hanno celebrato i loro 70 anni di matrimonio nella stessa chiesa, Cristo Re, dove si sono sposati il 31 ottobre 1954.
Mario Cavicchia, 96 anni, operaio, ed Elena Massari, 91 anni, sarta, cresciuti insieme nel quartiere Collegrande di Alanno, hanno ricevuto la benedizione delle fedi da don Elia Tringolo e poi sono andati a far festa con tutta la famiglia. Una lunga vita insieme coronata da due figli, Fernando, ferroviere in pensione sposato con Filomena Ricci, e Antonella, maestra d’asilo sposata con Gaetano Evangelista; tre nipoti, Giulia, Maria Laura e Francesco, e una pronipote, Gemma, 21 mesi.
Una vita vissuta «con coraggio e amore», così racconta il figlio Fernando: «I miei sono cresciuti nello stesso quartiere, a Collegrande. Mio padre, che nella vita ha fatto mille mestiere, falegname, muratore, operaio della fornace, nel 1951, vola in Belgio a fare il minatore. Due anni dopo torna e sposa mamma, nel 1954, nella stessa chiesa dove si sono ritrovati, 70 anni dopo, per la benedizione delle fedi. Un mese dopo le nozze, nel dicembre 1954, mia madre decide di partire a cercare lavoro e fortuna a Montreal, in Canada, dove vivevano i fratelli. Parte da sola, trova lavoro come sarta, cerca casa e un anno dopo mio padre la raggiunge».
La coppia, costretta a lasciarsi appena dopo sì per assicurarsi un futuro migliore, si ricompone in terra canadese, e lì prosegue per dieci anni. Nel 1959 nasce il primo figlio, Fernando. «Ma nel 1964», va avanti Fernando, «decidono di mollare tutto e tornare a Collegrande prima di trasferirsi in contrada Ticchione».
Nel 1965, a Chieti, nasce Antonella. La quotidianità scorre, tra i mille mestieri di Mario e il lavoro da sarta di Elena. Gli anni passano, 70, dal loro matrimonio. Ma la coppia è solida. «Sono eccezionali», dice Fernando, «il segreto della loro unione è l'amore, la forza di superare le difficoltà insieme, fare tutto sempre insieme. Non è stato facile per loro, lasciarsi per mesi appena sposati. Ma il sogno era una vita più tranquilla. Hanno lavorato e risparmiato prima di tornare ad Alanno per ricominciare nei luoghi natii. Mia madre si è dovuta riadattare ai ritmi diversi di vita. In Canada ad esempio aveva l’acqua del rubinetto, quando è tornata ad Alanno doveva prendere le conche per trasportare l’acqua. Oggi, a 96 anni, non si ferma mai. Prepara i dolci, fa la pasta in casa. Mio padre a 87 anni ha subito un intervento al cuore, a 93 anni ha smesso di guidare e oggi legge il Centro tutti i giorni».
Per andare in chiesa si sono messi l'abito più bello, Mario in giacca e cravatta, Elena col foulard annodato al collo. E come 70 anni fa, si sono baciati ancora.