TARTUFI
Esame, tassa annuale e un buon cane
Come si diventa cercatori di tartufo? E quanto costa? Ecco una piccola guida
L’AQUILA. Come si diventa cercatori di tartufo? E quanto costa? In Abruzzo per poter conseguire l’abilitazione è necessario sostenere un esame, che certifica l’idoneità alla raccolta dei tartufi. L’esame deve essere sostenuto nei comandi provinciali dei carabinieri forestali, che agiscono in convenzione con la Regione. Ogni candidato sostiene l’esame nel comando della provincia di residenza. Le commissioni d’esame sono composte da rappresentanti delle forze dell’ordine, della Regione Abruzzo (Dipartimento politiche sviluppo rurale), delle associazioni di tartufai riconosciute dalla Regione Abruzzo e da un rappresentante del Laboratorio di micologia dell’università dell’Aquila. Per poter essere ammessi a sostenere l’esame è necessario inoltrare richiesta (i moduli allegati si trovano sul sito della Regione o su quelli delle associazioni). Entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda si dovrà sostenere l’esame (qualora non si superi la prova, si potrà ritentare non prima di quattro mesi). Per il rilascio del patentino è necessario versare una tassa annua di 150 euro, da versare sul conto corrente postale n. 1006433757-Iban IT05N0760103600001006433757, intestato a: Regione Abruzzo (tassa annuale tesserini raccolta tartufi), entro il 31 gennaio di ogni anno qualora si intenda esercitare l’attività. La spesa maggiore riguarda il cane, indispensabile per la raccolta. La razza non è fondamentale, anche se i migliori animali per la ricerca del tartufo sono considerati i lagoti romagnoli. Un cucciolo può costare anche 2mila euro.
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