Espropri per l’Asse attrezzato, arrivano i primi 7 milioni di euro

29 Giugno 2024

Ieri la Regione ha annunciato lo sblocco della prima parte del pagamento al Consorzio Val Pescara Il governo ha versato la metà dell’importo dovuto a chi ha perso le sue proprietà nel lontano 1971

PESCARA. Mezzo secolo per vedersi riconosciuto il diritto alla proprietà privata. Ma ieri finalmente è arrivata la prima tranche da quasi 7 milioni di euro relativa agli espropri del 1971 per la realizzazione dell’Asse attrezzato Pescara-Chieti. Tutti gli aventi diritto inizieranno a ricevere il proprio assegno, in attesa della seconda fase del pagamento per chiudere la pratica, che ammonta a 14 milioni di euro totali. Anche se il deputato del Pd Luciano D’Alfonso ritiene che «la somma stanziata dalla Regione è insufficiente» (il debito totale verso il Consorzio Val Pescara sarebbe di oltre 16 milioni), ieri mattina il presidente Marco Marsilio e l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, hanno consegnato i primi assegni di liquidazione per 6 milioni e 760mila euro.
«Risultato politico di grande valore», ha rivendicato il presidente Marsilio, «raggiunto per l’attività coordinata che questa Giunta ha portato avanti sia nel governo sia in parlamento. Dall’altra parte, abbiamo trovato un governo ben disposto a recepire le richieste dell’Abruzzo, che si sono poi tradotte nell’emendamento del senatore Testa, che ha presentato in sede di approvazione della legge Finanziaria 2022 un emendamento che destina, nelle annualità 2023 e 2024, 14 milioni di euro per chiudere la decennale partita degli indennizzi agli espropri. Abbiamo finalmente risolto questo problema perché dall’altra parte abbiamo trovato un governo e un parlamento che avevano il nostro stesso obiettivo».
La chiusura della decennale vertenza degli indennizzi per la realizzazione dell’Asse attrezzato, se da un lato chiude tutte le vertenze amministrative e giudiziarie relative a mancati indennizzi, dall’altro è destinata ad aprire una nuova stagione per il Consorzio industriale Val Pescara.
«Gli indennizzi da liquidare», ha spiegato l’assessore Magnacca, «rappresentavano il 50% del debito del Consorzio; ora con le risorse arrivate dal governo e la chiusura della vertenza amministrativa e giudiziaria contiamo di dare una rinnovata mission al Consorzio che dunque può tornare a essere parte integrante del sistema produttivo, contribuendo allo sviluppo economico della regione. Contiamo infatti nei prossimi mesi di ridurre ulteriormente il carico debitorio dell’ente con un ulteriore iniezione di 7 milioni di euro».
«Si chiude una partita importantissima dopo circa cinquant’anni, un’azione di giustizia per tutti gli abruzzesi interessati dall’annosa questione e per troppo tempo dimenticati dalla politica», ha affermato il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, durante la conferenza stampa per la consegna degli assegni di liquidazione agli aventi diritto a seguito degli espropri per la realizzazione dell’arteria stradale dell’Asse attrezzato Pescara-Chieti. «È stato svolto un grande lavoro, a doppia mano, dal presidente Marco Marsilio e dal sottoscritto», ha proseguito Testa, «ricordo come nella prima finanziaria del governo Meloni, votata a dicembre 2022 a valere sulla annualità 2023, in accordo con Marsilio, presentai uno specifico emendamento, che fu accolto, di 14 milioni di euro da suddividere in due annualità, al fine di dare ristoro a tutti i soggetti che furono espropriati per la realizzazione dell'opera e mai indennizzati. Un risultato che definisco storico. Ora si pianificherà il lavoro con il Consorzio e con l’Arap per affrontare altre situazioni debitorie che vanno sanate».
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