processo a spadaccini

Evasione fiscale, decisione a novembre

PESCARA. Tutto rimandato a novembre per il processo per la presunta truffa al fisco da 90 milioni di euro che vede imputate 14 persone tra cui l’imprenditore degli aerei Giuseppe Spadaccini. Nell’udie...

PESCARA. Tutto rimandato a novembre per il processo per la presunta truffa al fisco da 90 milioni di euro che vede imputate 14 persone tra cui l’imprenditore degli aerei Giuseppe Spadaccini. Nell’udienza di ieri, il precedente giudice Gianluca Sarandrea è stato dichiarato incompatibile – perché si era già espresso su un’istanza – ed è stato sostituito da Luca De Ninis che ha fissato il calendario delle nuove udienze preliminari: il 6, il 13 e il 20 novembre.

Nella prima data, gli imputati che lo vorranno, potranno scegliere di chiedere i riti alternativi e, poi, le altre due udienze sono riservate alla definizione della fase preliminare del processo, al rinvio a giudizio o meno degli imputati.

Secondo l'accusa, sarebbe stato Spadaccini, all'epoca presidente di varie società come la Sorem che gestisce i Canadair – gli aerei antincendio di proprietà della Protezione civile – il «promotore, l'organizzatore e il capo dell'associazione» che, dal 1999 al 2008, avrebbe consentito un'evasione fiscale da 90 milioni di euro.

Per la procura quelle società formalmente con sede a Madeira erano state costituite per emettere fatture per operazioni inesistenti per circa trenta milioni di euro.

Un'organizzazione, secondo il pm Mirvana Di Serio, titolare dell’inchiesta, che sarebbe stata dedita all'esterovestizione, alla fittizia localizzazione della residenza fiscale fuori dall'Italia per sottrarsi agli obblighi fiscali.

E’ questo il meccanismo che sarebbe stato smascherato dalle Guardia di finanza che, il 21 ottobre 2010, portò all'arresto di 13 persone tra alcuni stretti collaboratori dell'imprenditore degli aerei e professionisti tutti tornati in libertà da tempo. (p. au.)

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