Festa della mamma, gli auguri di otto personaggi celebri
Dall'ad di Trenitalia Barbara Morgante al tenore Piero Mazzocchetti, e quella dell'orfano Nduccio: "Ogni giorno è la Festa della mamma, specialmente da quando non c'è più"
Le mamme sono fiori di acciaio: dolcissime e ferme insieme. Ti danno la vita e ti insegnano a percorrerla, rassicurandoti quando hai timore, fermandoti quando sei in pericolo. Spesso la mia lo faceva con lo sguardo severo, ed io cercavo la complicità di mio padre, sperando in una indulgenza... Tanto mi hanno insegnato insieme. Lo apprezzo ogni giorno di più! Perché i miei successi professionali li devo soprattutto ai loro insegnamenti, ai loro comportamenti, ai loro sacrifici.
E mamma Adriana è sempre presente, come oggi che, paziente, aspetta che i miei impegni mi consentano di tornare a casa a godere del fatto che, in fondo, mi coccola ancora come una bambina. Ti voglio bene, mamma.
Barbara Morgante
(Ad di Trenitalia)
Nel giorno della tua festa voglio ringraziarti mamma. Grazie di cuore Paola per avermi dato la vita e averla resa meravigliosa fin dal primo momento. Grazie per tutto l'amore incondizionato con il quale mi hai permesso di sbocciare, crescere e diventare quella che sono. Grazie per esserci sempre stata.
E per esserci sempre, in ogni momento!
Fabrizia D’Ottavio
(campionessa olimpionica)
Ogni giorno è la Festa della mamma, specialmente da quando non c'è più. Di mia madre Felicetta non ho foto a portata di mano. Non ne ho bisogno, la porto con me nel cuore ovunque.
La madre non è solo parte della nostra carne, ma è la nostra prima vera casa, il luogo dove realmente siamo nati.
Devo a mia madre l’essenza della mia esistenza. Da piccolo mi ha insegnato a leggere il Vangelo e Modesto Della Porta. Il rispetto per la vita e per il prossimo, e la conoscenza della mia lingua, della mia terra, della nostra cultura popolare.
Lei ha scritto le strofe della bellissima canzone degli emigranti “Casetta mi’ ”che recita:
“Come a li timpe che te’ so’ lassate, cusci’ casetta te so’ retruvate; sole ce manche la cosa cchiù care: mamma c’aspette a lu fuculare” (anno 1958).
Una gioventù di aspri confronti e di teneri abbracci. Gli ultimi anni ci telefonavamo ogni giorno e non pronunciavamo mai una frase intera di senso compiuto; comunicavamo impressioni, commenti del giorno, della vita e della cronaca solo attraverso battute, proverbi, e detti.
E poi piogge di risate, anche quando avevamo diversità di vedute. Una delle ultime volte che l’ho vista, 93 anni, poco prima di morire, era in preda alla demenza senile, la malattia la stava colpendo nell'organo più prezioso. Avevo la certezza che guardandomi muta e inespressiva, non mi riconoscesse.
Le ho chiesto – Mi riconosci? – E lei mi ha risposto di sì con la testa.
Ed io – Chi sono?
E lei – Un pazzo!
Germano D’Aurelio
(per tutti Nduccio)
La mamma è la bellezza straordinaria della vita stessa. Fiorella è una gemma preziosa che è sempre presente dentro di me.
Michele Di Toro
(pianista)
Cara Mamma questo breve pensiero è per te che sei stata e sarai sempre la colonna portante della mia esistenza, per te che hai sofferto la mia lunga permanenza all’estero ad inseguire un sogno piangendo di nostalgia ma straordinaria nel saper nascondere le lacrime per non farmi sentire in colpa. A te che mi hai sempre teso la mano per prima facendomi rialzare da ogni delusione. A te che sei voluta rimanere dietro le quinte di ogni mio successo.
A te che sei una nonna perfetta e volutamente pubblico questa tua foto con mio figlio Francesco perché è come se rivedessi me esattamente 35 anni fa. Auguri mamma Liliana da un cantante ora affermato nel mondo, del quale sei stata sempre la prima fan, che può dedicarti finalmente... Mamma solo per te la mia canzone vola.
Piero Mazzocchetti
(tenore)
Per tutte le volte che ti chiamo e ti dico che ho degli amici da portare a cena, che vorrebbero assaggiare le tue mitiche sagne e fagioli, la tua papparella, il pollo al forno o il magnifico coniglio sotto il coppo.
Tu mi rispondi con quel filo di voce, stanca, facendomi l'elenco dei dolori lungo come un rosario, del piacere che avresti di farlo se non fosse che proprio quel giorno ti senti a pezzi. Le medicine ormai non fanno più effetto e quelle potenti tolgono il dolore ma bucano lo stomaco.
Mentre parli rivedo la tua vita come in un film. 21 Marzo 1933, Gemma di primavera, nona di una nidiata di dieci figli. Padre morto subito dopo di malattia. La guerra, la paura, le notti insonni per la fame e il freddo, e quell'uovo al centro del tavolo fissato da una ventina di occhi e bocche fameliche da sfamare. Quando sto per dirti di non preoccuparti, che non fa niente, tu mi dici che qualcosa proverai a rimediare. Quello è il momento in cui riascolto la tua voce, quella affettuosa e rassicurante. La stessa che la mattina mi annunciava l'arrivo della neve e il mondo sembrava fosse caduto in una favola.
Dino Viani
(regista)
Per te cara mamma Patricia che sei colei che mi ha cresciuta, forgiata, rafforzata, riempita la vita di particolari preziosi, di sfumature colorate, di suoni dolcissimi e di profumi buonissimi... A Te voglio dedicare queste parole che oggi, da madre a mia volta, arrivano come una carezza, un caldo abbraccio ed un bacio con lo schiocco. “Latte, burro, miele, incenso e mirra" mi dicevi da piccola quando mi strapazzavi di coccole per descrivere quell’inebriante odore che solo i bambini hanno e che così intenso solo una madre può sentire. Tua per sempre Alessia
Alessia Fabiani
(attrice)
Mia madre, Liliana, mi ha sempre accompagnata nei miei sogni di bambina e nei miei traguardi di donna. E' sempre stata dalla mia parte anche quando le mie scelte forse non coincidevano con le sue, dandomi la libertà di sbagliare e la grinta per ricominciare. E anche oggi che ha 93 anni, dietro quegli occhi che raccontano una vita, anche se oggi è forse lei che ha bisogno di me, mai si sottrae a un sorriso, a quello irrinunciabile di una mamma
Giò Giò Rapattoni
(doppiatrice e cantante)
E mamma Adriana è sempre presente, come oggi che, paziente, aspetta che i miei impegni mi consentano di tornare a casa a godere del fatto che, in fondo, mi coccola ancora come una bambina. Ti voglio bene, mamma.
Barbara Morgante
(Ad di Trenitalia)
Nel giorno della tua festa voglio ringraziarti mamma. Grazie di cuore Paola per avermi dato la vita e averla resa meravigliosa fin dal primo momento. Grazie per tutto l'amore incondizionato con il quale mi hai permesso di sbocciare, crescere e diventare quella che sono. Grazie per esserci sempre stata.
E per esserci sempre, in ogni momento!
Fabrizia D’Ottavio
(campionessa olimpionica)
Ogni giorno è la Festa della mamma, specialmente da quando non c'è più. Di mia madre Felicetta non ho foto a portata di mano. Non ne ho bisogno, la porto con me nel cuore ovunque.
La madre non è solo parte della nostra carne, ma è la nostra prima vera casa, il luogo dove realmente siamo nati.
Devo a mia madre l’essenza della mia esistenza. Da piccolo mi ha insegnato a leggere il Vangelo e Modesto Della Porta. Il rispetto per la vita e per il prossimo, e la conoscenza della mia lingua, della mia terra, della nostra cultura popolare.
Lei ha scritto le strofe della bellissima canzone degli emigranti “Casetta mi’ ”che recita:
“Come a li timpe che te’ so’ lassate, cusci’ casetta te so’ retruvate; sole ce manche la cosa cchiù care: mamma c’aspette a lu fuculare” (anno 1958).
Una gioventù di aspri confronti e di teneri abbracci. Gli ultimi anni ci telefonavamo ogni giorno e non pronunciavamo mai una frase intera di senso compiuto; comunicavamo impressioni, commenti del giorno, della vita e della cronaca solo attraverso battute, proverbi, e detti.
E poi piogge di risate, anche quando avevamo diversità di vedute. Una delle ultime volte che l’ho vista, 93 anni, poco prima di morire, era in preda alla demenza senile, la malattia la stava colpendo nell'organo più prezioso. Avevo la certezza che guardandomi muta e inespressiva, non mi riconoscesse.
Le ho chiesto – Mi riconosci? – E lei mi ha risposto di sì con la testa.
Ed io – Chi sono?
E lei – Un pazzo!
Germano D’Aurelio
(per tutti Nduccio)
La mamma è la bellezza straordinaria della vita stessa. Fiorella è una gemma preziosa che è sempre presente dentro di me.
Michele Di Toro
(pianista)
Cara Mamma questo breve pensiero è per te che sei stata e sarai sempre la colonna portante della mia esistenza, per te che hai sofferto la mia lunga permanenza all’estero ad inseguire un sogno piangendo di nostalgia ma straordinaria nel saper nascondere le lacrime per non farmi sentire in colpa. A te che mi hai sempre teso la mano per prima facendomi rialzare da ogni delusione. A te che sei voluta rimanere dietro le quinte di ogni mio successo.
A te che sei una nonna perfetta e volutamente pubblico questa tua foto con mio figlio Francesco perché è come se rivedessi me esattamente 35 anni fa. Auguri mamma Liliana da un cantante ora affermato nel mondo, del quale sei stata sempre la prima fan, che può dedicarti finalmente... Mamma solo per te la mia canzone vola.
Piero Mazzocchetti
(tenore)
Per tutte le volte che ti chiamo e ti dico che ho degli amici da portare a cena, che vorrebbero assaggiare le tue mitiche sagne e fagioli, la tua papparella, il pollo al forno o il magnifico coniglio sotto il coppo.
Tu mi rispondi con quel filo di voce, stanca, facendomi l'elenco dei dolori lungo come un rosario, del piacere che avresti di farlo se non fosse che proprio quel giorno ti senti a pezzi. Le medicine ormai non fanno più effetto e quelle potenti tolgono il dolore ma bucano lo stomaco.
Mentre parli rivedo la tua vita come in un film. 21 Marzo 1933, Gemma di primavera, nona di una nidiata di dieci figli. Padre morto subito dopo di malattia. La guerra, la paura, le notti insonni per la fame e il freddo, e quell'uovo al centro del tavolo fissato da una ventina di occhi e bocche fameliche da sfamare. Quando sto per dirti di non preoccuparti, che non fa niente, tu mi dici che qualcosa proverai a rimediare. Quello è il momento in cui riascolto la tua voce, quella affettuosa e rassicurante. La stessa che la mattina mi annunciava l'arrivo della neve e il mondo sembrava fosse caduto in una favola.
Dino Viani
(regista)
Per te cara mamma Patricia che sei colei che mi ha cresciuta, forgiata, rafforzata, riempita la vita di particolari preziosi, di sfumature colorate, di suoni dolcissimi e di profumi buonissimi... A Te voglio dedicare queste parole che oggi, da madre a mia volta, arrivano come una carezza, un caldo abbraccio ed un bacio con lo schiocco. “Latte, burro, miele, incenso e mirra" mi dicevi da piccola quando mi strapazzavi di coccole per descrivere quell’inebriante odore che solo i bambini hanno e che così intenso solo una madre può sentire. Tua per sempre Alessia
Alessia Fabiani
(attrice)
Mia madre, Liliana, mi ha sempre accompagnata nei miei sogni di bambina e nei miei traguardi di donna. E' sempre stata dalla mia parte anche quando le mie scelte forse non coincidevano con le sue, dandomi la libertà di sbagliare e la grinta per ricominciare. E anche oggi che ha 93 anni, dietro quegli occhi che raccontano una vita, anche se oggi è forse lei che ha bisogno di me, mai si sottrae a un sorriso, a quello irrinunciabile di una mamma
Giò Giò Rapattoni
(doppiatrice e cantante)