PESCARA
Film, sanità, musica e lotta al terrorismo: ecco i 20 Delfini e Ciattè d'oro / GUARDA CHI SONO
Giovedì 10 in Comune la consegna dei riconoscimenti a chi si è distinto o si distingue nei campi più svariati. Il Pd: "Sono troppi, così si rischia di annullare il valore della benemerenza"
PESCARA. L’ex questore Paolo Passamonti che ha lottato in prima linea contro il terrorismo, il maestro Enrico Melozzi che ha portato a Pescara la Notte dei Serpenti, il cardiochirurgo dei bambini Carlo Pace Napoleone, primario nell’ospedale Regina Margherita di Torino, il produttore e regista del Live Aid Vincent Scarza. Sono i vincitori del Delfino d’Oro, massima benemerenza cittadina che viene consegnata giovedì 10 ottobre, alle ore 10 in occasione della festa di San Cetteo, durante una seduta straordinaria del consiglio comunale, convocato in forma solenne.
Ai 4 vincitori del Delfino d’Oro si aggiungono 11 Ciattè d’Oro, da monsignor Francesco Santuccione, vicario generale dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, all’attrice Lucrezia Guidone che ha recitato anche in “Mare Fuori”, e 5 menzioni. In tutto, i premiati sono 20. Sono: Licio Di Biase, Massimo D’Anolfi, Alfonso Patriarca, Paolo De Angelis, Antonio Caponetti, Luciana Ferrone, Florio Corneli, Franco Pomilio, Lucrezia Guidone, don Francesco Santuccione e Gianfranco Pirone; menzioni, alle personalità che «si sono distinte in attività svolte in favore della comunità pescarese», per Nicola Carlone, Marcello Di Russo, Fabio Florindi, Crabs Pescara Football club e Massimo Brunetti (alla memoria).
Troppi 20 riconoscimenti secondo il Pd: «Un numero che rischia di annullare il valore della benemerenza che deve distinguere», dicono i consiglieri Dem. Niente da dire sui premiati, secondo il Pd sono semplicemente troppi: «Nel rispetto del lavoro del Comitato dei saggi, crediamo sia giunto il momento di riformare questa istituzione, cogliendo l’occasione del ventennale dalla sua istituzione ed anche la nascita del nuovo Comune di Pescara. Le premiazioni di massa», sottolineano i consiglieri, «rischiano di mortificare gli stessi premiati e fanno smarrire il senso di un premio che voleva distinguere e riconoscere il valore. Con questi numeri», attaccano i consiglieri di opposizione, «i premi e i riconoscimenti rischiano di diventare una medaglietta con la quale il sindaco vuole ingraziarsi il favore di pezzi di città».
«I riconoscimenti del Comune sono i riconoscimenti della città intera», commenta il sindaco Carlo Masci, «a chi si è distinto o si distingue nei campi più svariati, portando in alto il nome di Pescara, ben oltre i confini geografici. Sono orgoglioso di consegnare ancora una volta il Ciattè d’Oro, il Delfino d’Oro e le menzioni a chi ama Pescara. I premiati, quelli passati, quelli di quest’anno e quelli futuri, rappresentano, in realtà, una piccola flotta, ben più consistente, composta da tutte quelle persone che idealmente dovrebbero ricevere questo riconoscimento perché si distinguono, con impegno e dedizione, ma lontano dai riflettori. A tutti va il mio grazie per ciò che fate».
La commissione dei saggi – composta da Piergiorgio Landini, Luciana Vecchi, Michela De Amicis, Dante Marianacci, Domenico Cappuccilli, Silvestro Profico, Giovanni Visci, Alberto Massignani, Augusto Di Luzio, Miriam Severini e Cornelia Berardinelli – si è riunita il 12 settembre e il 23 settembre, alla presenza del sindaco e del presidente del consiglio comunale Gianni Santilli e sono state proposte le personalità a cui attribuire i riconoscimenti: oltre al Delfino d’Oro, per quei personaggi che anche se non nativi di Pescara hanno dato lustro a Pescara fuori dal territorio comunale, i Ciattè d’Oro – assegnati a coloro che hanno contribuito a «onorare la comunità pescarese con insigniti meriti personali o collettivi, favorendo la divulgazione dell’immagine di una città ricca di eccellenze nei più svariati campi d’interesse».