Fondi Fas, sotto accusa l’incarico a Faieta del Pdl
Consulenza da 15 mila euro nell’inchiesta sull’ex dirigente Taraborrelli La Mobile: progetto dato al consigliere provinciale per il suo ruolo politico
PESCARA. Faccia a faccia con gli investigatori della squadra mobile di Pescara, l’ingegnere Angelo Faieta, ex consigliere comunale di Forza Italia con Carlo Pace sindaco e oggi capogruppo Pdl in Provincia, «ha escluso» che un incarico da 15 mila euro legato ai fondi Fas del Comune di Montesilvano gli sia stato dato per «la sua militanza politica». Ma la polizia non gli crede: «Non ci sono dubbi sul fatto che Faieta abbia ottenuto l’incarico in relazione alla sua appartenenza politica», così c’è scritto su un’informativa inviata al pm Mirvana Di Serio, un documento chiave nell’inchiesta sui soldi dell’Europa per le aree sottosviluppate. È un altro risvolto dell’indagine su Bellafronte Taraborrelli, ingegnere pescarese di 54 anni, ex dirigente al Comune di Pescara e al Comune di Montesilvano, e direttore dei lavori in carica della filovia sulla strada parco: Taraborelli è accusato di abuso d’ufficio perché, dice l’accusa, in qualità di dirigente dei Lavori pubblici di Montesilvano ha «frazionato» una maxi consulenza da 123 mila euro in 5 incarichi di fiducia evitando così una gara d’appalto europea obbligatoria. Nelle carte dell’inchiesta, è citato anche il consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri come «referente politico» di Taraborrelli.
Cinque incarichi. L’incarico madre, da 63 mila euro, è stato affidato a Roberto Mascarucci, ordinario di Urbanistica alla facoltà di Architettura dell’università D’Annunzio di Chieti-Pescara e una delle menti del Dart, il Dipartimento ambiente reti territorio. Mascarucci, grazie al suo curriculum e a un ribasso del 30 per cento, è stato scelto da una commissione composta da Taraborrelli, dall’ingegnere Pierluigi Carugno e dal geometra comunale Errico Pavone con una gara informale tra altri 4 professionisti. Gli altri incarici per lo staff di Mascarucci sono andati a Faieta e agli architetti Aldo Cilli, Lorenzo Martella e Maria Colleluori.
Faieta interrogato. Il consigliere provinciale Pdl Faieta è stato ascoltato come testimone: ha ammesso di aver «conosciuto» Taraborrelli tra il 1999 e il 2003, durante gli anni passati a fare il consigliere a Pescara, ma ha «escluso» che l’incarico dei Fas gli sia stato dato per la sua appartenenza politica. Faieta ha spiegato anche che «non è amico» di Taraborelli ma un «conoscente».
«Taraborelli vicino al Pdl». «Non può essere dimenticato, in verità, quanto Taraborrelli sia organico alla politica e vicino a esponenti del Pdl», dice un passo del rapporto della polizia che cita «un famoso pranzo» nell’autunno 2007 tra Taraborrelli e 3 politici Pdl – Sospiri, l’assessore regionale Carlo Masci e l’assessore comunale Marcello Antonelli – per decidere che proprio Taraborrelli «avrebbe dovuto assumere il ruolo di dirigente al Comune di Montesilvano».
Staff. L’indagine sui progetti dei fondi Fas ruota intorno a un interrogativo: chi ha dato gli incarichi ai 4 professionisti dello staff? Secondo la Mobile, il Comune avrebbe dovuto fare una gara d’appalto europea per scegliere il capogruppo e, a sua volta, il responsabile del progetto, Mascarucci, avrebbe dovuto nominare il suo staff. Ma la polizia sostiene che non è andata così: ascoltati come testimoni, Cilli, Martella e Colleluori «hanno escluso di essere stati indicati per volontà del coordinatore del gruppo (che a sua volta avrebbe segnalato a Taraborrelli i nominativi)».
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